Martina Andò (co-fondatrice del gruppo Azzizzart) insieme ad un gruppo di amici ha unito l’arte al sociale per cercare di recuperare il quartiere Romagnolo di Palermo: una zona un tempo florida in cui intere spiagge e strade sono state dimenticate e soffocate dai rifiuti. Luoghi mitici che oramai vivono solo nel ricordo dei più anziani.

A TUTTA ARTE

L’annosa questione dei rifiuti in Sicilia con i ragazzi di Azzizzart si trasforma in un’opportunità di redenzione e riscatto. Tutto merito di Martina (pittrice), Gianluca (fotografo), Irene (ricercatrice) e Davide (scrittore), un team affiatato che da circa un anno, tramite campagne di sensibilizzazione e opere di rivalutazione del territorio, cerca di restaurare il quartiere Romagnolo di Palermo. “Siamo diventati un’associazione perché viviamo giornalmente quella periferia e ci siamo resi conto che ha realmente bisogno di aiuto. Abbiamo quindi creato un centro culturale artistico per proporre e attuare le nostre idee. Nel quartiere non esistono aree veramente belle in cui rilassarsi. O meglio, sono inquinate e nessuno le vede. Sarebbe bello avere un giorno un parco in cui fare yoga'”

IN AZ-ZIZZ-IONE

La loro arte educativa si divide tra laboratori creativi per l’educazione ecologica; ricerca costante di nuovi spazi verdi e pulizia attenta delle vie e in particolar modo delle spiagge e dei luoghi dimenticati. Azzizz- dal siciliano azzizzare , ovvero sistemare perché si abbellisce e si mette in ordine la città; -Art perché solo con una presa di coscienza e un’evoluzione culturale si può migliorare la vita di tutti i giorni. “Con le iniziative sociali abbiamo catturato subito l’attenzione dei residenti che ora partecipano in numero sempre maggiore. Oltre a pulire includiamo attività che comprendono foto e video. Creazioni originali e pittura. Insomma, comunichiamo tramite l’arte”.

UN DIVANO PER STRADA

Per sbattere in faccia alla città il problema delle vie sommerse dai rifiuti, Azzizzart organizza un set fotografico in stile Gregg Segal intitolato Salotti Urbani. Ed è una chiara provocazione. Nelle foto infatti vengono ritratte scene di vita giornaliere e casalinghe in mezzo all’immondizia abbandonata. Sono dei soggiorni ricreati ad hoc tra i rifiuti, un modo iperbolico per sottolineare l’inciviltà di chi abbandona chili di ciarpame tra le vie e chi non lo raccoglie per mesi. “Anche l’attore siciliano Sergio Vespertino si è prestato gratuitamente alla protesta artistica unendosi a noi e mettendosi in posa per una serie di scatti. Con le foto abbiamo poi organizzato una mostra”.

(R)EVOLUTION

Leoluca Orlando – Revolution Romagnolo

E per urlare alla popolazione la pesante sensazione di incoerenza di una città che splende nonostante sia sommersa dai rifiuti Azzizzart inventa “Revolution Romagnolo” cercando di recuperare l’ormai dimenticata spiaggia con gruppi organizzati di persone che prelevano i rifiuti per poi riutilizzarli negli appositi laboratori messi a disposizione dal team. Appuntamento ogni domenica alle 10.00. “Si scende in spiaggia e con guanti, pala e buona volontà si pulisce. Poi con i materiali recuperati trasformiamo semplici oggetti in piccole opere d’arte”. Ad uno degli eventi presente anche il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha dato pieno appoggio all’iniziativa. Uno spazio inoltre è dedicato anche ai bambini che possono divertirsi con i piccoli laboratori costruiti su misura. “Abbiamo creato insieme una fioriera a forma di trenino per ricordare la linea ferroviaria che negli anni ’40 costeggiava il litorale. Ogni giorno ascoltiamo le storie di Romagnolo dagli abitanti più anziani che ci raccontano di un quartiere splendido di Palermo. In questa costa c’erano addirittura scogli in cui pescare pesci che adesso non esistono più. Far riemergere questa realtà sarebbe importante e significativo. Comunque si scrive (R)evolution Romagnolo, la “erre” va messa tra parentesi perché deve essere sia un’ evoluzione che una rivoluzione”