Dei Cyperus esculentus hanno parlato il commissario Montalbano e il dottor Pasquano, il medico legale interpretato da Marcello Perracchio, recentemente scomparso.
Entrambi infatti ripetono spesso di non voler rotti i cabbasisi, che è il nome comune di questo tubero dolce, con un sapore simile alle mandorle amare e alle noci. In italiano sono i babbagigi e sono coltivati in zone calde del mediterraneo e soprattutto in Spagna. In Sicilia e più precisamente nel trapanese sono molti diffusi e per il particolare microclima, assumono un gusto molto ricercato.
DA DOVE VIENE IL NOME
L’etimologia del nome è araba:habb haziz”, perché habb significa bacca e haziz dolce. La leggenda racconta che il primo a chiedere di non avere rotti i cabbasisi, sia stato un nobile siciliano spiritoso ed eccentrico. L’aristocratico aveva piantato un paio di esemplari di Cyperus esculentus nel giardino della sua residenza estiva, in un luogo a lui molto caro, vicino a un albero secolare dove lui amava leggere e fumare il sigaro.
TUTTA COLPA DI UN NOBILE ECCENTRICO
Per tenere lontano chiunque potesse turbare questa sua oasi di pace, aveva trovato un escamotage geniale. A suo dire, le piante erano tanto delicate da non potere essere calpestate, per cui con fare perentorio aveva detto chiaramente: “Non mi rompete i cabbasisi”.
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