Cateno De Luca, il più imprevedibile e il meno formale dei deputati nella storia dell’Assemblea Regionale Siciliana, il sindaco dei sindaci di Messina e provincia, l’unico politico in attività ad usare se stesso come un vero e proprio brand, è ancora una volta al centro dell’attenzione dei media e dei tribunali. Questo l’antefatto: Saverio Romano l’ha querelato per un video postato dallo stesso De Luca alla vigilia del voto della settimana scorsa, in cui definisce l’ex ministro un puparo appartenente “ad una cupola politica che ha messo in ginocchio la Sicilia“. Oggi, a bocce ferme, incassato il risultato che si attendeva (eletto Giuseppe Milazzo, il candidato di Miccichè, e ottima performance di Dafne Musolino, la sua pupilla,) De Luca attende sulla sua sponda che si concretizzi la minaccia di Romano.
“LA QUERELA? TIPICA DEL PERSONAGGIO”
Senza fare passi indietro e senza cercare chiarimenti. “Non ho proprio nulla da chiarire – spiega De Luca -. Se arriverà la querela mi difenderò nelle sedi opportune”. Come dire, ci vediamo in tribunale. Dubita che alla fine Romano la querelerà davvero? “Non ho detto questo. Ha anche postato una foto davanti alla Questura. Ma a me ancora non è arrivato nulla”. L’ha sorpresa la reazione dell’ex ministro? “Per niente, è tipica del personaggio. Mi ha sorpreso di più l’atteggiamento del figlio che ha postato la notizia farlocca della denunzia nei nostri confronti per tutta la giornata di sabato e domenica. Persino nella mia pagina“.
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