Se ti dico Davide Marini non ti viene nulla di particolare in mente, d’accordo. Ma se ti dico Gatti veterani o zinzenberg a te che sei un millenial e usi costantemente Facebook ti si apre un mondo. Bene, adesso devi sapere che la mente contorta dietro i doppiaggi e i montaggi delle clip esilaranti che sono diventate virali negli ultimi due anni, è proprio quella di Davide, ragazzo romano con una carriera da architetto buttata al vento proprio per inseguire il sogno di un posto nel mondo della comicità e oggi, è chiaro nel dirlo: “Credo sia stata la scelta migliore che avessi potuto fare”.
FIGLI DELL’EPOCA DEI SOCIAL
Fosse nato sessant’anni fa, oggi lavorerebbe in televisione. Ma è figlio dell’epoca dei social ed è proprio il digitale con tutte le sue volubilità ad essere il suo palcoscenico ideale per prodotti di pochi minuti, immediati, semplici, che creano migliaia e migliaia di interazioni fra condivisioni, like e commenti. Gatti veterani 4 dura meno di due minuti ed ha registrato 4,4 milioni di visualizzazioni. Roba che neanche se avesse costruito l’Empire State Building da architetto: “Non mi sarei mai aspettato questi numeri – spiega – sono cresciuto con i doppiaggi dei prophilax, mi divertivo e sono contento che adesso le persone provino le stesse emozioni guardando i miei video”.
GATTI VETERANI
Una risata ci salverà. Almeno così è stato per Davide Marini che io ho conosciuto proprio con una delle puntate di Gatti veterani, prodotto di una comicità semplice ed efficace che racconta di alcuni gatti rimasti traumatizzati dall’esperienza della guerra in Vietnam: “Molti personaggi sono nati da piccole clip iniziali e nei successivi video ho iniziato poi a sviluppare le rispettive personalità e il rapporto che hanno i personaggi tra di loro – racconta Davide – in ognuno di quei personaggi c’è un po’ di me”.
SAPERE SCRIVERE NON BASTA
Chi sta un passo avanti è chi riesce a calibrare la propria scrittura per un settore come il web che ha spazi, tempi e utenti ben precisi: “Il fatto che fossi già un comico mi ha aiutato molto – dice – la maggior parte dei video non ha una sceneggiatura, improvviso sempre in fase di doppiaggio ma la produzione di ogni video ha una tabella di marcia da rispettare: scelta dei personaggi, ricerca delle clip e studio sul loro potenziale comico, dopodiché montaggio, doppiaggio, sound design e sottotitoli”.
STAND-UP COMEDY
Davide si esibisce nei locali di tutta Italia portando in giro i suoi spettacoli a mo’ di stand-up comedy. Davide ha un talento, è ovvio. E la sua più grande fortuna è stata sapere parlare al web. Se Majakovskij (in Come far versi?) diceva che fare poesia è essenzialmente fare produzione in virtù di semplici strumenti come una penna, un foglio, una bicicletta per andare in redazione e un ombrello per scrivere sotto la pioggia, anche scrivere, montare, doppiare e condividere sul web è essenzialmente produzione, ma in questo caso gli strumenti sono una connessione internet e una webcam: “Il digitale ha permesso a molti talenti di poter esprimere la loro creatività in vari modi, ma ovviamente ci sono anche degli eccessi negativi come l’ascesa di persone che non hanno alcun merito artistico o culturale”.
WORLD WIDE WEB
Croce e delizia, insomma: “Il web ti permette di raggiungere tantissime persone, ma fare comicità davanti a un pubblico è un’altra cosa, è più difficile perché hai un feedback immediato e continuo e devi essere pronto a improvvisare”. Il web acchiappa, ma poi è comunque il palco a soddisfare: “Il suono delle risate è una cosa magnifica, ti dà un’energia incredibile – dice – abbiamo bisogno di ridere”. Sembra il lavoro più bello del mondo, ma è chiaro che ci sono anche delle difficoltà: “Non è un lavoro d’ufficio ed è per questo che bisogna viaggiare parecchio, scrivere costantemente qualcosa di nuovo e dare sempre il massimo, mai abbassare l’intensità”, Davide si è posto un obiettivo imprescindibile come “campare solo di comicità”.
(Guarda il canale Youtube di Davide Marini)
AH, LA MODA
E come comportarsi nei confronti delle mode in un mondo in cui si scrive solo dopo aver monitorato Google trend? “Bisogna fare ciò che piace, bisogna essere entusiasti e non seguire le tendenze, quelle cambiano, le passioni no e se hai talento e lo esprimi con passione, prima o poi emergerai”. Del resto è stato così anche per Davide, che dieci anni fa studiava da architetto e oggi costruisce solo quarte pareti, lasciando piccole crepe per far passare il suono delle risate.
Playlist: La gatta – Gino Paoli
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