Tu caro lettore non lo sai. Ma se hai frequentato i club siciliani negli ultimi 25 anni, probabilmente, hai fatto festa insieme a Nunzio Borino; il dj old school eclettico che ha conquistato il mondo a suon di BPM, console. “…E vinili”. Nonostante i suoi trentanove anni, Nunzio ha scoperto il segreto per una carriera eterna: essere open minded e tenere la porta spalancata a tutte le novità. “Nonostante abbia una famiglia, cerco tutto il tempo musica nei negozi o su internet”. E’ come una droga, una catena di montaggio o il cerchio della vita: i musicisti creano le track, Nunzio la seleziona e le suona. Poi la gente balla. “Adesso i dj fanno anche i produttori, ma io organizzo personalmente le serate in cui mi esibisco. Chi lo trova il tempo?”
NATO NEL SEGNO DELLA DISCO
Nunzio Borino è un predestinato che ha cominciato a frequentare club e ascoltare musica quando ancora non era neanche nato. “Mia madre incinta andava a ballare in discoteca e già riconoscevo le vibrazioni”. Compra dischi dal ’93, quando io avevo sette anni e giocavo con i lego. Ora possiede una cultura musicale stratosferica. Difficile stargli dietro quando parla di album ed artisti. “Mi hanno ispirato Yello, Soft Cell e Human League. Da piccolo andavo con mamma a comprare dischi e lei me li faceva scegliere. Giocavo anche con il mangianastri a casa quando non guardava”. Che immagino avrà avuto vita breve… “Almeno cominciavo la mia formazione ascoltando i primi esperimenti dance degli anni ’80. Li amavo”.
LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI
Il primo debutto ufficiale, nel ’95 a Villa Cavarretta, poi un crescendo che lo porterà a suonare nei locali di mezzo mondo. Ma non solo, in realtà Nunzio fa parte di una generazione che, quando c’era bisogno di musica, caricava casse e mixer nelle auto, si trasferiva in ville private e dava inizio a feste per centinaia di giovani. Partiva una canzone e ci sembrava di dominare il mondo. Giorni mitici di cui ho fatto parte anche io.
LONDRA, IBIZA, MIAMI, BERLINO
Poi Nunzio Borino ha colonizzato i più grandi palcoscenici internazionali della musica house, dance ed elettronica. “Ho suonato allo Space di Ibiza nel 2006. Il locale era tutto esaurito di sabato. Ma anche a Miami e Londra. Un po’ ovunque“. Sapete che vuol dire? Un fiume di persone scalmanate che grida il tuo nome. Un”emozione. “Sensazioni stupende in effetti. Ma, paradossalmente, nel cuore mi è rimasta la serata più tranquilla: quando ho suonato per la prima del Faust di Terry Gilliam al Teatro Massimo. Si vede che amo il cinema?”. E ancora, la consacrazione nella Mecca della musica dance/elettronica: Berlino all’About blank. Poi ci sarebbero anche i locali in cui Nunzio si è pentito di aver suonato. Ma la lista è lunga e noi abbiamo cose più interessanti da raccontare.
QUANTE NE HAI VISTE?
“Potrei scrivere libri”. In effetti riflettendoci quella del dj è una professione “pericolosa”. Il popolo della notte, si sa, è sopra le righe. Ammassati in pista, i corpi si toccano e diventano uno. Il vizio prende il sopravvento. Si balla, si beve, ne succedono di tutti i colori. “A volte salgono sul palco per abbracciarmi calorosamente”. ..E baci in bocca? “Meglio evitare (ride) nel buio della sala non si sa mai. A parte gli scherzi quando facciamo festa siamo tutti amici. La musica è aggregazione“.
L’APICE DELLA SERATA
Al termine dell’ultimo brano e dopo una notte di deliri, cala il silenzio. Proprio alle prime luci dell’alba. Si crea un’atmosfera magica tra i superstiti della serata. I locali si svuotano. E chi rimane chiede al dj viziosamente l’ultimo pezzo per dimenarsi ancora una volta, anche se sono ormai le sei del mattino. “Io non lo metto mai”. La musica si ferma e rimane il rumore della gente che parla ancora delle ore appena trascorse. “Ci deve essere uno scambio di emozioni tra me e il pubblico, altrimenti non fai bene il tuo lavoro. Mi fanno incaxxare i tanti dj validi di Palermo che non sono coesi. Potremmo portare la night life e il movimento clubbing siciliano in alto, ma ci sono invidie e gelosie”.
UN VIZIO DI FAMIGLIA
“Mia figlia ha un anno e mezzo ed è già innamorata della musica. Si mette la mattina a cavalcioni su di me e comincia a farmi segno col pugno in alto per ballare. Le sto lasciando un pezzo di storia attraverso la mia raccolta: ho una collezione di diecimila dischi“. …E tra questi la canzone più bella che hai scoperto? “Senza dubbio la voce di mia figlia“.
PLAYLIST: TIESTO – TRAFFIC
di Alessandro Geraci
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