La mostra del giovane pittore francese Adrien Pelletier è un modo per introdurre a Palermo un argomento che in molte parti d’Italia è tabù, ovvero quello dei nudisti. A portare avanti la battaglia culturale sono alcuni naturisti siciliani, con in testa il presidente dell’Uns Leonardo Rosso: “Il naturismo – spiega – è uno stile di vita in cui si cerca un contatto diretto con la natura, vivendo in modo sano, alimentandosi adeguatamente e svolgendo attività sportiva. A volte anche stando nudi”.
LA MOSTRA
Saranno 14 i quadri ad olio su carta esposti nello spazio espositivo Unconventional Art Space di via Giovanni Meli nel centro storico di Palermo, ubicato dietro piazza San Domenico. Si tratta di nudi del pittore francese Pelletier, realizzati ad Ile du Levant, un’isoletta francese sul mediterraneo in cui si vive praticamente nudi. L’artista ha immortalato tanti abitanti del luogo in momenti di svago e di lavoro. Naturalmente come mamma li ha fatti. Un modo per raccontare uno stile di vita a chi non lo conosce o a chi ha tabù. Alla fine della mostra verrà avviata una raccolta firme.
RACCOLTA FIRME PER CAPO GALLO
L’obiettivo della petizione è quello di sensibilizzare il Comune di Palermo sul tema del nudismo. L’associazione Uns vorrebbe che venisse ufficializzata come nudista la spiaggetta di Capo Gallo a Palermo: “In realtà – racconta Rosso – l’arenile è sempre stato frequentato da nudisti, ma ultimamente si è un po’ svuotato perché lo Stato non ci tutela da situazioni inopportune che si possono verificare. Chi frequenta il luogo in maniera sana si allontana, lasciando spazio a coloro che rovinano il nostro modo di essere e la nostra immagine”.
CURIOSI MA ANCHE GUARDONI
Non è facile per chi non ha mai frequentato certi posti, restare impassibili alla nudità. A volte si va per curiosità e non è raro provare imbarazzo per ciò che non si è abituati a vedere giornalmente. In spiagge in cui il topless o il nudo integrale sono consuetudine, veder passare una donna col seno nudo non fa più scandalo e nessuno la guarda con malizia. E’ chiaro che maniaci e guardoni, a prescindere dalle consuetudini, non mancano mai. E spesso, a Palermo, oltre ai curiosi, tra i nudisti di Capo Gallo e di Barcarello, si infiltrano anche loro. Ciò crea non pochi problemi.
NUDI SENZA PAURE
Ad oggi, la spiaggetta di Capo Gallo, non essendo ufficialmente una spiaggia nudista può dar luogo a situazioni imbarazzanti, anche per le forze dell’ordine, talvolta chiamate ad intervenire per sedare disordini: “Ufficializzando la nostra presenza in quella spiaggia con un’ordinanza – sostiene il presidente dell’Uns – potremmo chiamare la polizia o i carabinieri in caso di problemi, senza la preoccupazione che gli agenti – come talvolta accade – possano fare di tutta l’erba un fascio, intervenendo a dovere solo su chi viene nelle spiagge che frequentiamo per interessi diversi dai nostri”.
LA PUBBLICA DECENZA
In altre parti d’Europa e del mondo la nudità non è un problema. Di certo nel voler stare nudi in mezzo alla gente c’è una forte componente di esibizionismo; ma c’è differenza tra lo stare nudi a casa e farlo fuori per sentirsi liberi: “In Italia – afferma Leonardo Rosso – il naturismo non si diffonde per mancanza di conoscenza e per la visione errata della nudità che viene diffusa anche dai media. La nudità non è trasgressione, non è erotismo, ma è semplicemente naturale. In altri Stati europei stare nudi in spazi pubblici è normale, in qualsiasi posto non crea problemi. In molti Paesi la situazione è opposta alla nostra. Qui in Italia, invece, si attribuisce un significato diverso al nudo. Sono tanti i posti in Europa – continua – dove non si è perseguitati se qualcuno spontaneamente si affaccia al balcone senza vestiti per prendere una maglietta o un indumento intimo. Lì non è un atto contrario alla pubblica decenza”.
DECIDE IL GIUDICE
In realtà non è un reato nemmeno in Italia. L’articolo 726 del codice penale, che parlava di atti contrari alla pubblica decenza per chi mostrava in pubblico le proprie nudità, è stato depenalizzato nel 2016 ed ogni caso è ad oggi a libera interpretazione del Giudice.
SPIAGGE NUDISTI IN SICILIA
In Sicilia sono sette le spiagge per nudisti: la più famosa è quella di Agrigento, la spiaggia di Torre Salsa, a 3 km da Siculiana, all’interno di una riserva naturale. Altri spazi frequentati da naturisti sono a Cattolica Eraclea, tra la foce del fiume Platani e Capo Bianco, a Selinunte, a Mazara del Vallo, in provincia di Siracusa, ai laghetti di Marianello in provincia di Messina, e a Gela presso la spiaggia Bulala, unico luogo nell’isola riconosciuto ufficialmente per nudisti, con tanto di ordinanza comunale. Peccato che l’arenile sia situato in un’area inquinata, a pochi passi dal Petrolchimico.
RISPETTO PER TUTTI
“La Sicilia è circondata dal mare e c’è spazio per tutti – continua Rosso – è un senso di civiltà rispettare le minoranze che ci sono, dando la possibilità a tutti di vivere la spiaggia per come vogliono. Questo vale sia per noi sia per chi ha per esempio cani, visto che ci sono leggi che vietano l’ingresso negli arenili degli animali domestici. Dare spazi a tutti significa – conclude il presidente dell’unione naturisti siciliani – rispettare una civiltà multietnica, ciò che al momento non avviene”.
Playlist: Giorgio Faletti – Nudi
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