Un suono o un rumore. Punti di vista. La testimonianza di vita della natura, una delle tante. Lo scirocco andrebbe inserito nel registro delle eredità immateriali siciliane. Pur non essendo un vento esclusivo della Sicilia ne è diventato simbolo, forse perché il suo alitare possente arriva per primo nelle nostre coste. Possente e impetuoso e contraddittorio, portatore di piogge che alternano e mischiano acqua e sabbia.
IL PADRE DELLA CALURA ESTIVA
Lo scirocco è il padre di ogni calura estiva, il nemico conosciuto e temuto perché sovrasta qualsiasi altro vento e oscura la brezza marina, unico sollievo naturale alle alte temperature della stagione. E’ il segno più evidente della nostra vicinanza non solo geografica alle sponde dell’Africa. Shurùq, nel mondo arabo, vento di mezzogiorno.
I VARI VOLTI DELLO SCIROCCO
La maniera più tradizionale di chiamarlo è quella che noi abbiamo ereditato. Perché in Croazia è Jugo, Ghibli in Libia, Marin in Francia. A Palermo, negli ultimi anni lo scirocco ha provocato danni di una certa rilevanza, per ultimo a primavera scorsa.
LE CAMERE DELLO SCIROCCO
Le abitazioni signorili tra tra il XVI e il XVIII prevedevano veri e propri rifugi nei quali difendersi dall’afa dello scirocco, specie nelle case di campagna dove molte famiglie si trasferivano per le vacanze estive. E senza le camere dello scirocco, originariamente edificate come grotte e in presenza di falde acquifere, sarebbe stato davvero impossibile.
LE STANZE IN FILA
Nei palazzi di città – e stiamo parlando sempre di ricchi e possidenti – l’architettura del tempo tentò di risolvere il problema creando una fila consecutiva di stanze esposte verso l’esterno per creare un gioco di correnti. Era l’unico rimedio per mitigare le temperature che, riportano le cronache, raggiungevano per diversi giorni picchi superiori ai 40 gradi.
I PIROMANI
Oggi lo scirocco è temuto soprattutto perché i piromani attendono il vento che viene dal mare per appiccare il fuoco. Una devastazione puntuale a cui non si riesce ancora a trovare la contromisura più adeguata. E nell’immaginario collettivo lo scirocco è diventato portatore di fuoco.
ASCOLTATE LO SCIROCCO
Noi abbiamo preferito coglierlo nel suo aspetto più autentico, con i sussurri delle folate che sembrano melodie quando si addentrano verso l’interno e lambiscono le coltivazioni prima di raggiungere le città. Un rumore o un suono, punti di vista. Ma per chi ha un’orecchio musicale, in queste note c’è un pizzico della nostra identità isolana che non si fa fatica a distinguere.
Playlist: Ride like the wind – Cristopher Cross
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