Era una notte buia e tempestosa quando arrivò nelle nostre vite. E da allora non ci ha più lasciato. Quando è arrivato era verde e rigoglioso, oggi dopo due mesi passati lì su quel marciapiede in via Croce Rossa, quel grosso e grande ramo caduto da un albero è rinsecchito e giallo. C’è chi aspetta Godot, mentre a Palermo aspettiamo Reset o Rap con gli stessi risultati dell’opera di Beckett.
A CHI TOCCA RIMUOVERLO?
Ormai quel ramo, cui i residenti tendono la pargoletta mano, è considerato una presenza fissa nel panorama urbano.“Non ce ne occupiamo noi”, hanno risposto sia dagli uffici di Rap sia da quelli di Reset, a chi ne chiedeva la rimozione dato che ostruiva il passaggio sul marciapiede. Il dilemma delle competenze non si è ancora sciolto dopo due mesi, il ramo è rimasto lì sino a quando qualche cittadino l’ha spostato in modo da aprire un varco ai pedoni.
SARA’ UN’OPERA D’ARTE…
A questo punto sorge un dubbio sulla reale natura di questo pezzo di arbusto. Che sia un’installazione contemporanea creata dal Comune per allietare i cittadini? A questo punto sarebbe quasi un sacrilegio privare i cittadini di questa visione artistica, generosamente donata dalle aziende partecipate del Comune come arricchimento culturale collettivo. A Milano hanno il bosco verticale e noi grazie alla Reset e alla Rap abbiamo gli alberi morti sui marciapiedi. Più di questo non possiamo volere.
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