La Riserva naturale orientata di Torre Salsa, seppur relativamente conosciuta, è uno dei posti più suggestivi della costa Agrigentina. Situata a ridosso della frazione di Siculiana Marina, da ormai diciannove anni la riserva è gestita dal WWF, che né preserva un patrimonio naturale incommensurabile. Un luogo la cui bellezza va bene per tutte le stagioni, non solo quella estiva.

IL MARE

Grande all’incirca 762 ettari, la riserva prende il nome dall’omonima torre costruita per l’avvistamento delle navi pirata, ed è divisa in due zone. La zona A è una zona di massima protezione della flora e della fauna, mentre la B è una zona di protezione e conservazione dell’agricoltura. A ridosso di un promontorio d’argilla sorgono le aree balneari. A guidarci nella scoperta di questi luoghi è Antonino Dinolfo, operatore culturale del museo Memoria e Territorio di Siculiana: “Le spiagge dell’area sono Monte Stella, Funcitella e Torre Salsa. Dal punto di vista geologico in pochissimi metri vi è una variazione delle superfici che porta dall’argilloso, al palustre, al calcareo. Le spiagge sono tra i pochi litorali in cui è rimasto inalterato il sistema dunale, un sistema sinergico in continua evoluzione. Sporadicamente il luogo viene scelto dalle tartarughe Caretta Caretta per la nidificazione“.

LA VEGETAZIONE

Ad avvolgere lo stupendo litorale vi è una vegetazione altrettanto da scoprire per la sua varietà, che ha pochi eguali: “La riserva – ci spiega Antonino – è immersa nella Macchia Mediterranea. Al suo interno avvengono diverse fioriture, una su tutte quella delle orchidee. Nella riserva si preserva la connotazione agricola. Si possono osservare viti, uliveti, fino a qualche tempo fa anche i grani antichi. Poi c’è pomodoro mezzocaco di Montallegro, particolare in quanto siccagnu, ovvero che cresce senza bisogno di essere irrigato”.

IL LAVORO DEL WWF

Le sue particolarità rendono Torre Salsa un luogo da scoprire non solamente durante l’estate. La sua tutela richiede un lavoro importante. Un lavoro che non sarebbe possibile senza il contributo dato dal WWF e dai suoi volontari: “La riserva è gestita dal WWF ormai da circa trent’anni dopo che l’organizzazione ha comprato un pezzo di terreno all’interno, salvandolo da possibili speculazioni. Dopo anni di studi, la riserva viene istituita nel 2000. Il primo direttore fu Franco Galia, prematuramente scomparso, che ha reso la riserva il luogo che conosciamo. Ogni giorno – prosegue Antonino – avviene la ricognizione della Spiaggia per proteggere i nidi delle tartarughe. Il lavoro fatto dai volontari del WWF è un lavoro straordinario di monitoraggio faunistico di tutto il litorale”.

UN TRAINO CULTURALE

La riserva di Torre Salsa rappresenta il fiore all’occhiello di Siculiana, un luogo che ha comunque parecchio da offrire. All’interno dell’attività Museo della memoria e del territorio rappresenta uno dei topic di riferimento: “Per noi – conclude Antonino – che assieme alla comunità siculianese ci impegniamo per promuovere il territorio è motivo di orgoglio. Di recente al museo abbiamo organizzato una mostra sensoriale su Torre Salsa, in collaborazione con gli studenti del paese. Nel nostro programma di tour è ovviamente contemplata un’escursione nella riserva, con un inquadramento storico, culturale e naturalistico su di essa”.

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