Chi va a ballare il sabato sera non può non conoscerlo. Da vent’anni Luigi Anello, classe 1980, è uno dei volti della movida palermitana. Dj per una passione poi confluita anche in ambito lavorativo, sotto la sua consolle si sono scatenate diverse generazioni palermitane. A ritmo di musica.
IL RUOLO DEL DJ
In ambito musicale il ruolo del DJ è sempre guardato con sospetto. Come si può considerare musicista uno che lavora con i brani degli altri? In realtà il lavoro al mixer, semplificato nell’era digital, richiede una formazione specifica. Luigi se la costruisce partendo dalla passione per i Vinili: “Nei primi anni ’90 passavo tantissimo tempo da DJ Time, un record store, dove compravo i vinili. Quando acquistavo un disco mi facevo spiegare gli attacchi e le tecniche utilizzate per comporre e registrare un brano. Da lì ho cominciato a mettere in pratica quello che ho imparato, creando mix perfetti per ogni esibizione. Oggi chi si approccia al ruolo ha la pappetta pronta”.
GLI INIZI
Giorno per giorno Luigi affina le sue competenze alla console, cominciando dunque la sua attività: “Io appartengo a quella generazione di DJ che nasce con le feste pomeridiane, quelle che si chiudevano con il pezzo lento. Ci portavamo lo stereo da casa e facevamo ballare i nostri coetanei”. Dalle feste dei ragazzi alla discoteca il passo è abbastanza breve: “Nel 1996 – racconta – vengo notato dagli organizzatori dei pomeriggi e comincio a suonare nei vari locali. Sull’onda lunga di quell’esperienza positiva, qualche tempo dopo si apre il mondo delle serate“.
FAWA
L’esperienza che segna una svolta nella vita di Luigi è quella di Free As We Are, da tutti conosciuta con l’acronimo FAWA. L’organizzazione diventa uno dei riferimenti del tempo in quanto a intrattenimento, rimanendo scolpita nell’immaginario palermitano: “Era il 2003, quando io e Nunzio Borino, che non riuscivamo ad esprimerci come volevamo, decidiamo di dar vita a un progetto nostro. Da 0 creiamo un team organizzato e cominciamo ad esibirci nei locali della città ogni sabato sera. La scelta si rivela vincente e tutto quello che è arrivato dopo ricalca il lavoro fatto da noi in quegli anni. L’esperienza ha lasciato un segno importante nella mia vita artistica”.
LE SODDISFAZIONI INTERNAZIONALI
Dopo gli anni di FAWA per Luigi arrivano diverse soddisfazioni. Nella sua attività da DJ ha la possibilità di condividere la postazione con professionisti del calibro di Hardwell, Erick Morillo, Benny Benassi e Steve Aoki. L’esperienza più importante l’ha vissuta nell’ultimo biennio, con un ingaggio in Thailandia al Koi Fashion Gala di Bangkok: È stata un’esperienza – racconta Luigi – molto intensa. Mi è stato riservato un trattamento splendido, lo stesso riservato ai grandi guest internazionali. Ho potuto vedere come a quelle latitudini sono molto affascinati dagli italiani. Per l’occasione ho proposto un soundmix molto ricercato. L’apprezzamento che ha riscosso è stato la soddisfazione più grande”.
SEMPRE IN PISTA
Anche oggi, con 39 primavere alle spalle, Luigi Anello continua a suonare in giro nei locali della città. In vent’anni sotto la sua consolle son passate diverse generazioni e lo scenario è cambiato: “Prima esistevano poche discoteche, le serate erano occasionali ma uniche. Adesso ci sono eventi ogni giorno e ce ne sono tanti a tal punto che ti sembrano tutte uguali sotto il profilo ambientale come musicale. Anche se ovviamente non è così. La mia fortuna è poter suonare in contesti selezionati dove posso esprimermi al meglio “. La figura del DJ è diventata inevitabilmente inflazionata: “Oggi un DJ -conclude – lo trovi ovunque e tanti lavorano in maniera preimpostata. Son felice di aver iniziato prima della globalizzazione del mestiere. Ciò mi ha consentito di acquisire delle basi ottime che mi consentono di muovermi dal dancefloor all’intrattenimento musicale, sia in digitale che in vinile, mirando sempre alla qualità. “.
Playlist: Let’s dance – David Bowie
Be the first to write a comment.