Nonostante sotto il profilo dei risultati le fortune siano storicamente alterne, il basket a Palermo resta uno sport con una sua identità consolidata. A rappresentare oggi il capoluogo siciliano in ambito professionistico è il Green Basket, che per il terzo anno di fila, salvo sorprese, militerà in Serie B. La storia del sodalizio verde è quella di una squadra che in un lasso di tempo breve è riuscita sempre a crescere. Perseguendo un’idea precisa senza mai forzare la mano.
LE ORIGINI
Il Green Basket nasce quasi 32 anni fa con l’obiettivo è quello di creare una società orientata alla formazione giovanile attraverso il basket e i suoi valori. A rendere icasticamente l’idea è il colore verde, quello che incarna la gioventù, presente nel nome come nelle divise. I due principali artefici di questo progetto sono Piero Piccionello e Giovanna Marzetti, scomparsa nel decennio scorso. La conseguenza di un lavoro improntato sull’educazione ai valori del basket è la nascita di una realtà di livello nell’ambito della formazione giovanile.
UNO SFORZO FAMILIARE
Mandare avanti un progetto cestistico a Palermo, giovanile o professionistico che sia, non è mai cosa facile. All’interno del Green Basket sorgono dunque squadre forti, che possono contare sul sostegno dei formatori come su quello dei genitori. Quando Fabrizio Mantia entra in società nei primi anni 2000, prima ancora che un medico o un semplice appassionato è soprattutto un papà: “Mio figlio ha iniziato a giocare nel Green a nove anni. Quando ci fu la consapevolezza di avere delle squadre molto valide, il professor Piccionello chiese a un gruppo di genitori, tra cui me, di continuare a seguire i ragazzi. La società non poteva permettersi di farli salire ulteriormente di livello. Da lì fu un’escalation. Siamo partiti dai campionati giovanili, per poi crescere progressivamente con la prima squadra”.
DALLA PROMOZIONE ALLA SERIE B
In poco meno di un decennio il Green Basket, mantenendo intatta la sua struttura giovanile, è protagonista di un’intensa scalata che lo porta dalla Promozione fino alla Serie B. Dopo una bella salvezza ottenuta il primo anno, nella scorsa travagliata stagione è arrivata una retrocessione nei play-out contro Pozzuoli: “Purtroppo è stata un’annata sventurata. Alcune cose non sono andate e una serie di infortuni ci ha penalizzato. Le aspettative erano altre”. Alla fine però per il sodalizio palermitano si è aperta la possibilità di mantenere la categoria: “Ci siamo guardati noi dirigenti e abbiamo deciso di riscattare il titolo del Trecate, per restare in Serie B. Attendiamo solo la ratifica e poi partiremo con una nuova avventura”.
UN VUOTO DA COLMARE
In un momento in cui il Palermo Calcio vive il suo personale dramma, si apre la possibilità per realtà sportive marginalizzate anche dal punto di vista logistico di farsi conoscere: “Noi stiamo piano piano costruendo una cultura diversa. Credo che ci sia un’opportunità data purtroppo dalle note vicende del Palermo. C’è un vuoto che va colmato. Nella speranza che il Palermo Calcio torni presto nelle categorie che gli competono, abbiamo un’occasione, quella di far appassionare la gente ad uno sport che in altre città è un’attrazione. A Palermo – prosegue Mantia -comunque esistono tante realtà sportive di vertice, dalla pallanuoto maschile, al basket femminile, alla pallavolo. C’è qualcosa che si sta sedimentando. Noi l’anno scorso abbiamo messo il biglietto a pagamento e non abbiamo avuto grandissime defezioni. Segno che le cose stanno cambiando”.
PROSPETTIVE
Una volta ratificato il passaggio del titolo sportivo il Green Basket comincerà i lavori per la terza stagione in Serie B: “Noi miriamo ad una tranquilla salvezza per lavorare meglio nel futuro. Ogni anno che passa è un tassello d’esperienza che si aggiunge. Il mio obiettivo -conclude Mantia – è quello di coagulare gli interessi della palla a spicchi palermitana. Far vedere che il vertice è un’opportunità e non un peso. La nuova sfida è questa, passando da ciò si potrà anche rinforzare la compagine. E magari un giorno, con il supporto di qualche sponsor illuminato, pensare a qualcosa di diverso. Però intanto dobbiamo consolidarci”. Perché la crescita resta sempre lo scopo di partenza del Green Basket. Senza però mai fare il passo più lungo della gamba.
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