Emilia Callari è una ragazza ventiseienne che è stata stregata dalla musica in tenera età, un amore viscerale che si è fatto strada nel tempo fino a diventare parte del suo futuro. Adesso Emilia è una dj della movida, una selezionatrice seriale di musica che non può fare a meno di mettere il suo orecchio al servizio degli altri. “Un dj deve lasciare qualcosa. E’ una condivisione di esperienze musicali. Per questo sono contro la musica commerciale. Se devo mettere qualcosa che passano giornalmente i media, dov’è la scoperta?”.
PUELLA IN MUSICA
Prima le prove in casa e le feste, poi i locali e i passaggi in radio, ora il conseguente approdo all’Ortigia Sound System quest’estate. L‘esplosione della Callari che condividerà la giornata con nomi del panorama dance internazionale come Giorgio Moroder, attivo sin dagli anni ’60, o i texani dell’elettronica Neon Indian. Quello di Ortigia è un evento che si tiene ogni estate, la Sicilia per l’occasione si veste di festa e accoglie partecipanti da tutto il mondo. “Un’emozione quando mi hanno chiamata. Non potevo credere alle mie orecchie e ai miei occhi quando ho visto il mio nome insieme a quello di Moroder nel manifesto. Avrei suonato con il papà della dance!”.
VIA COL TEMPO
La sua storia inizia come tutte le storie, o quasi, tappa obbligata per la crescita il liceo o comunque la scuola: quando la musica diventa parte integrante di ogni momento della vita. “Ho una canzone per tutto -ammette-“. La giovane Emilia al liceo mette i soldi da parte e riesce a comprare la sua prima consolle. Nulla di che, per intenderci, qualcosa di professionale ma un po’ rattoppato. “Mi serviva per imparare, ma già dopo poco sapevo fare andare i brani a tempo”. Ce l’aveva nel sangue.
IL GIUDIZIO DEL POPOLO
… E me lo dicevano anche le persone in mezzo alla strada quando facevo domande su di lei per capire meglio chi fosse. “Quest’anno suonerà ad Ortigia!”, Esclamavano. Uno dei festival più coinvolgenti (se non il più) e in voga della Sicilia. “Una grande”, confidavano poi altri colleghi dj. E dopo averla ascoltata non potevo che confermare.
FIRST IMPRESSION
Quando ho ascoltato Emilia la prima volta mi ha dato l’impressione di una ragazza con una cultura musicale incredibile. Durante quella serata in un piccolo locale che si affacciava sul verde, una selezione musicale estrosa e studiata profondamente. Da vorace conoscitrice di generi. “Ascolto di tutto, sono un’indagatrice di musica e suoni, non mi fisso su un tipo. Al momento ad esempio, sono in pieno periodo Battiato“. Quella follia dal sapore elettronico, in effetti, li accomuna, così come i precisi paletti in ambito musicale.
QUESTO SI, QUESTO NO!
Durante le serate la scelta è ampia, quasi illimitata, ed Emilia, da brava monarca delle piste, dice si o no alle proposte elettroniche. Del momento o meno. “Bisogna ascoltare di tutto ma con accortezza. Ad esempio, in pochi sanno che i primi album di Bob Sinclair erano una bomba. Ora è commerciale, magari s’è dato al dio denaro”. E’ una ricerca costante, quindi, per mettere a disposizione della gente la propria conoscenza e confrontarsi.
LE MISS IN CONSOLLE
Nel 90’/2000 c’era l’elettroclash di Miss Kittin e la minimal di Ellen Allien, madrine della diffusione globale della techno. Chissà che la prossima non sia proprio Emilia. “Hanno esportato il genere musicale dance in tutto il mondo. Anche se odio questa categorizzazione riguardo i sessi”. Praticamente, la giovane dj, mi parla di un mondo che conosciamo benissimo. In cui basta avere un bel visino e alzare la mano mentre suoni (per finta ovviamente) per attirare consensi. I figli dei talent che non sanno fare un passaggio. “Io suono sia con vinili che con mp3, con tutto quello che mi passa davanti”. Invece Emilia è brava. Parlano i fatti.
PER MOLTI MA NON PER TUTTI
E dire che il sogno della dj nostrana sarebbe anche quello di essere un po’, come dire, di nicchia. “Più hai a che fare con il denaro, più hai impegni che quasi ti impediscono di vivere la tua vita. Io non voglio arrivare a quel punto. Ho lasciato l’Università e lavoro nel negozio di ottica dei miei, ma il mio sogno è racchiuso in una consolle”. E nei live da condividere anche con altre crew o musicisti palermitani. “Ho suonato con tutti. Non credo nelle faide. Capisco che nell’ambito possano esserci gelosie ma io non mi presto a quel gioco”.
ON THE MIX
“Per me la musica è tutto. Ti da la forza di svegliarti al mattino e di andare avanti. Ogni momento importante della mia vita ha già una colonna sonora. Addirittura anche il funerale, per il quale ho già scelto i Pink Floyd e Shine on your Crazy Diamonds“. E per il matrimonio? “Eh No, a quello non ci penso proprio!”.
PLAYLIST: BLUE MONDAY – NEW ORDER
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