In questi giorni la vicenda Palermo calcio tiene banco ovunque, anche tra le bancarelle di uno dei mercati più affollati e popolari della città. A Ballarò, soprattutto dopo che Massimo Ferrero, attuale presidente della Sampdoria, ha fatto un giro fra le vie del quartiere, non si parla d’altro. C’è curiosità sui possibili investitori che presenteranno il loro progetto sul tavolo del Sindaco Leoluca Orlando entro giorno 23, ma c’è anche molta preoccupazione.
DIFFIDENZA
Dopo le ultime vicende, che hanno praticamente portato al fallimento del Palermo e all’esclusione dai campionati professionistici, regna sovrana la diffidenza. E a Ballarò ce n’è per tutti. L’imprenditore palermitano Dario Mirri, nipote del presidentissimo Renzo Barbera, per molti è il predestinato: “Vogliamo uno con i soldi, tipo Ferrero – sostiene un fruttivendolo -. Ma ciò non avverrà mai perché c’è il sindaco Orlando. Sicuramente darà la società a Mirri con Sagramola, già gli accordi sono fatti. In serie D – continua – il presidente lo può fare chiunque, perché i costi non sono alti, il problema sono i programmi. Foschi e Cairo – spiega – sono un’altra fantasia. La verità è una sola, a tutti interessa fare soldi. Nessuno prende impegni per la gloria”.
IL SINDACO ORLANDO
Ballarò è un continuo brusio di voci ed abbanniate. Basta poi l’occhio di una telecamera e un giornalista per infiammare un’intera comunità. Specialmente quando si parla di calcio. Tra una bancarella e l’altra si fa a gara a chi la spara più grossa: “A me piacerebbe Ferrero – afferma un pescivendolo – perché è una persona umile, sincera e seria”. A giudicare dalla sua risposta sembrerebbe proprio che io abbia trovato un intimo amico del presidente blucerchiato: “No, non lo conosco personalmente – precisa – però mi piace come gestisce la Sampdoria”. Poi se la prende col Sindaco: “Dovrebbe andare via, ha rovinato la città e anche il club”. La domanda sorge spontanea – avrebbe detto Lubrano – Ma che c’entra Orlando col fallimento del Palermo? Non è che lo confonde con Zamparini? “Assolutamente no. Zamparini ha le sue colpe – prosegue – ma Orlando ci ha messo la sua, ha finito di rovinarci. Orlando lo sa, si deve mettere la mano sulla coscienza”. Lungi da me difendere Orlando, ma quale sarebbe la sua colpa in questo assurdo e vergognoso fallimento del Palermo? E quindi insisto: cosa c’entra il sindaco? E finalmente arriva la risposta: “Non vuole dare il Palermo a Ferrero, ma iddu unn’è nuddu”.
MASSIMO FERRERO
A quanto pare la visita del Presidente della Samp all’interno del mercato di Ballarò ha fatto centro, perché sono parecchi i suoi estimatori. Tra questi Giovanni, un anziano commerciante: “Ferrero un po’ di soldi ce li ha – afferma – Mirri invece che cosa ha? Nel pallone ci vogliono i piccioli. Da quando c’è Zamparini – continua – una partita non l’ho vista, ho capito subito che era un ladrone. È venuto per il suo scopo, finalmente lo ha raggiunto ed è andato via”.
UN PRESIDENTE PALERMITANO
Ma c’è anche chi fa il tifo per un presidente locale: “Uno qualsiasi ma onesto al 100% – afferma Lorenzo -. Dei nomi che si fanno non mi piace nessuno, ognuno guarda le sue tasche e basta. Mi piacerebbe un palermitano – continua – almeno avremo un po’ di anima e un po’ di cuore”. Ferrero? È venuto a Ballarò a fare cosa? Il buffone? Tante promesse, tante cose, ma adesso dov’è?”.
ALTRE IPOTESI
C’è anche chi non si fida di nessuno, chi propone nomi impossibili come quelli di Abramovic o Agnelli e chi è a favore di un azionariato popolare: “Io vorrei una società fatta tutta da palermitani – spiega un venditore di maglieria intima -. Se tutti i tifosi uscissimo i soldi, i padroni saremmo noi. Questi nomi che si fanno non mi piacciono proprio”.
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