Da qualche settimana il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha cominciato la sua personalissima crociata contro l’inciviltà generale che alberga tra i cittadini. Foto e video sui social per incastrare pubblicamente chi abbandona i rifiuti per strada. Una situazione che in effetti è diventata intollerabile. L’iniziativa però vive di luci e ombre.
LA CITTA’ SOMMERSA
Se da una parte è evidente la totale noncuranza degli abitanti, pronti a lanciare immondizia dalle auto in corsa, dall’altra è certo che il lavoro di raccolta procede a rilento e con intoppi. Ed è utile anche ricordare le difficoltà dell’impianto di smaltimento di Bellolampo. In ogni caso mettere pubblicamente qualcuno alla gogna mediatica può avere tanti effetti e non tutti positivi. Può intimorire o suscitare consensi nei più infervorati, ma anche scatenare putiferi populisti da social e gaffe clamorose.
IL GRANDE FRATELLO
In questi giorni video di grossi elettrodomestici abbandonati in strada, di enormi pedane di legno e sacchi abbandonati vicino ai cassonetti, ovviamente in orari vietati. Per non parlare dei rifiuti lasciati per strada che all’Addaura hanno persino attirato branchi di cinghiali a ridosso delle abitazioni. Poi il post e le promesse di denuncia del Sindaco, il popolo che furioso grida il proprio disprezzo con post avvelenati e le conseguenti liti che sfociano in volgarità e violenza.
VIA VOLTURNO
Tra consensi e criticità l’esperimento riesce, ma il diavolo, si sa, quando meno te lo aspetti ci mette la coda. Ed il 23 luglio Orlando esordisce con l’immagine di vari cartoni per strada e l’accusa ad un commerciante di via Volturno che non rispetterebbe le regole. Come da copione la bomba esplode e la gente s’indigna.
LA RISPOSTA INASPETTATA
Con un post pacato ma deciso esordisce in risposta il commerciante incriminato. “Sindaco Orlando, quel commerciante sono io … “. Poi la delusione dell’uomo, Giuseppe Salamone, per le parole del primo cittadino palermitano e soprattutto le prove di innocenza fornite dalle telecamere che metterebbero anzi in cattiva luce l’operato della Rap attraverso il mancato ritiro dei rifiuti negli orari stabiliti.
Le parole esatte di Salamone: “Sindaco Orlando, quel commerciante SONO IO! Commerciante da generazioni e fiero di esserlo nella mia martoriata città. […] Ho le telecamere a disposizione per farle vedere che i cartoni vengono buttati negli orari corretti ma se poi nessuno passa a ritirarli non è colpa mia. Io e la mia famiglia e tutto il personale dei miei negozi portiamo in alto il nome della nostra città, lei oggi mi ha proprio deluso con questo suo comportamento superficiale senza fare i dovuti controlli. Personalmente mi vergognerei. Le ripeto che ho tutte le prove e testimonianze di decine e decine di persone pronte a testimoniare quanto dico… E dico che attendo delle scuse. Questo non è il corretto modo di fare di un Sindaco di una grande città. Giusto le denunce ma prima sia sicuro di quello che dice. Me lo dice il comune di mettere il cartone lì che poi passa la RAP (quando e se passa)”
IL MONDO DI INTERNET
Ma il colpo è stato ormai sparato e il commento di Giuseppe Salamone si perde tra i tanti che riempiono la pagina del Sindaco. Continuano, quindi, gli insulti e le accuse. Gli utenti sperano che il criminale venga punito. E quando può Giuseppe si difende spiegando di aver seguito le regole come da direttive imposte.
TUTTO TACE
Errare è umano, il perseverare invece è diabolico. E al momento al signor Salamone non sono arrivate ne’ scuse di sorta ne’ la rimozione del post dello scandalo. “Che tutti si diano una calmata” gridavano in un film. Il sindaco agisce per il bene comune e la situazione rifiuti che vive Palermo è imbarazzante, deve stare però attento a non farsi prendere dal fervore e cadere in facili populismi che possano distrarre dal vero problema e aizzare la popolazione. In ogni caso l’obiettivo deve essere il bene comune.
PLAYLIST: I THINK I’M PARANOID – GARBAGE
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