C’è sempre quel sapore amaro di caffè un po’ bruciato e legami un po’ sbiaditi. La folla è in movimento ed ognuno cerca la sua destinazione. E’ curioso scrutarne i volti nell’attesa del tuo turno, ti chiedi chi siano, da dove vengano, quale sia la loro meta. Ti sembra quasi di creare un contatto e di condividerne le emozioni. Tu sei solo, seduto con accanto una valigia troppo pesante ed uno zainetto con il quale hai condiviso ogni momento critico della tua vita.
SOLITUDINE TRA LA FOLLA
C’è della musica che suona nelle tue orecchie ma non le presti più troppa attenzione. La solitudine in mezzo alla folla non ti turba, con il tempo hai imparato ad accettarla e valorizzarne l’importanza. Ti godi il momento, dopo la corsa frenetica di chi ha la sveglia troppo presto e ha pensato a colmare la valigia troppo tardi. Quel momento di solitudine e quiete ti concede un attimo di respiro e ti consente di pensare. Il tempo si dilata. Il mondo scorre liquido come un fiume, ma i terminal degli aeroporti restano sempre uguali, come angoli di mondo a riparo dalla continua metamorfosi del tempo e dello spazio.
MONITOR SPARSI IN UNA STANZA
Eppure è lì che il mondo si presenta elencato nei monitor sparsi per la stanza. Cerchi la tua destinazione ma sai già che è troppo presto per vederne il gate. E dunque ti siedi, solo, con la musica nelle orecchie e lo zaino sulle gambe, a scrutare degli sconosciuti che ti sembrano familiari ed emozioni contrastanti che ti suonano un po’ amare.
PARTENZA O RITORNO?
Non sai più se questa è partenza o ritorno. I due concetti si confondono e perdono di significato. Non sai più dov’è la tua casa, la tua vita. E ogni tanto ti sembra di perderti, confuso, tra l’ambiente che ti circonda e la persona che sei diventato. Perché il dentro e fuori si confondono e ogni tanto stridono. Vedi luoghi d’infanzia con occhi da bambino, ne senti i sapori e gli odori e ti convinci di essere a casa.
IL BIGLIETTO AEREO
Ma bambino non sei più e un biglietto aereo già scandisce il tuo ritorno. O forse andata, non saprei. E pensi che casa non possa essere un qualcosa che finisce, guardi dunque oltre ma tutto ciò che è intorno ha una scadenza. Tutto è temporaneo, luoghi, persone, abitudini. Non hai il tempo di mettere radici che la vita torna a scorrere e allora devi andare. Colmi la valigia, accarezzi il tuo zaino e ancor prima di poterci riflettere sopra, sei di nuovo in viaggio. Questa volta è partenza o ritorno? Non saprei, ma devo andare.
ZAINO E SORRISI
Ho ansia, avrò sicuramente scordato mille cose. Speriamo non ritardi il volo. E ora che ci penso, mi sta venendo anche fame. Guardi nello zaino e sorridi, tua madre lo sapeva e seppur le avessi detto mille volte di non caricarti eccessivamente con del cibo, che non sarebbe mai entrato nello zaino, quel panino incartato con l’amore di cui solo una madre è capace ti fa commuovere. Perché hai fame, sì, ma soprattutto perché pur lontano centinaia di chilometri riesci ancora a percepire le sue cure. Ti chiedi come faccia ad avere sempre ragione e lasci che il suo amore racchiuso in quel panino ti coccoli. Ti consoli.
CERCARE CASA
Poi sorridi e tutto ha di nuovo senso. Comprendi e smetti di indagare. Perché è da folli cercare casa in un luogo, specie per chi luogo ormai non ne ha più. Chiudi gli occhi e capisci di non esser solo. Senti i tuoi legami che ti tengono la mano. Vivi, li custodisci internamente. E sorridi perché è un pensiero familiare che ritorna ad ogni gate. Sarà la millesima volta eppure è sempre un sollievo. Pensi di stare invecchiando, di ritornare sempre sugli stessi pensieri. Ti chiedi dove sarai da grande, se finalmente troverai il tuo posto fisso nel mondo. Luoghi, persone, abitudini.
IL TEMPO NON ASPETTA
Ma la folla è in movimento e il tempo non ti aspetta. Una voce nella stanza chiama la tua meta. E’ partenza o ritorno? Non saprei, ma devo andare. Alzi il tuo bagaglio e custodisci i tuoi legami, senza più paura, sei già a casa. La musica nelle orecchie, la valigia nella mano, sorridi: non sei solo.
Playlist: Thick as a brick -Jetro Tull
Be the first to write a comment.