Buona la prima. Ma i primi applausi, quelli veri e che non sono condizionati dal risultato, se li prendono i tifosi. Le migliaia di palermitani che hanno scelto di andare a Marsala per la gita fuori porta per il debutto di settembre, ci riportano ad un calcio che non c’è più. Neanche in questa serie D che ha tanto il sapore di provincia, con i suoi campi improponibili e una ritualità assai diversa da quella vissuta dal Palermo negli ultimi 15 anni.

CUGINI E NON RIVALI: SI PUO’

E’ stato bello  vederli schierati con sciarpe e bandiera in attesa del pullman della squadra, di una squadra dove non ci sono stelle, tuttalpiù stelline a voler essere generosi. Una dimostrazione d’affetto, una testimonianza che niente ci fu. E che ci può essere calcio, ci deve essere calcio a Palermo, lontano da tribunali e mascalzoni da quattro lire. Ancora più bello vedere che in Sicilia, terra di stupidissime rivalità regionali degne di reminiscenze feudali, si può essere cugini più che rivali. A Marsala è andata così, per meriti anche dei supporters di casa.

TELECRONACA D’ALTRI TEMPI

Persino la telecronaca in diretta realizzata dall’emittente marsalese TR3, ha rappresentato un deja vù dei più romantici, specie per chi, come il sottoscritto, qualche discesa negli inferi pallonari se l’è fatta, da Cisterna di Latina a Giarre.  Questo ci tocca e facciamocene una ragione. Questi siamo e dimentichiamo il calcio del passato recente.

GIUSTO ESULTARE

Sangue e sudore e quando si mettono tre passaggi di fila è festa. Siamo alla prima ed è giusto esultare perché si è ripreso a giocare. Per il resto cosa avremmo detto se fosse stato il Palermo a sprecare, per esempio contro la Juve, tutte le occasioni che il Marsala ha costruito nel secondo tempo? Potevamo perdere e dobbiamo ammetterlo. Abbiamo vinto e così è paradossalmente più importante.

INDIVIDUALITA’ SUPERIORI

Le attenuanti le conosciamo bene e infatti non è il caso di calcare troppo la mano. Il Palermo è ancora da definire e non può essere questa la squadra in grado di ammazzare il campionato. Si intuisce che ha individualità superiori alla media e una sua fisionomia tattica. E il tempo giocherà a suo favore per limare il deficit di condizione fisica che non può che migliorare.

LUCERA GOL E AMATO FA OUTING

Due parole su Lucera. Il suo gol passerà alla storia, è il primo del Palermo alla sua prima apparizione in serie D dal dopoguerra. L’intervista a bordo campo fa tenerezza, ma è un gol pesante che fa capire come questo ragazzo, con la sua sfrontatezza e la sua vivacità, tornare assai utile. Alessandro Amato ha fatto outing, vuole il suo poster e non lo trova in nessun negozio. Ridiamo e scherziamo, però questo gol consente al Palermo di preparare in maniera adeguata la grande festa del debutto al Barbera.

Playlist: You’re the first… – Barry White