Un messaggio inequivocabile che si può tradurre in un vero e proprio avvertimento. Lo scenario è quello del carcere di Trapani. Stanotte nel parcheggio della casa circondariale sono state danneggiate tre automobili di agenti di polizia penitenziaria che erano in servizio.

UN’ALTRA INTIMIDAZIONE

“Ancora una volta – dichiara Domenico Ballotta, segretario generale Fns Cisl Sicilia, esprimendo la vicinanza e la solidarietà agli agenti – avviene un atto intimidatorio in questa struttura, nella quale due anni fa è stata incendiata la vettura di un altro agente”.

IL RACCONTO DI ROSSELLA

Della problematica situazione delle carceri siciliane il nostro giornale si era occupato nei mesi scorsi raccogliendo la testimonianza di una agente penitenziaria – Rossella il suo nome, per mantenerne l’anonimato -. Il racconto dei rischi personali e di un’aggressione da parte di una detenuta malata di Aids. E l’amara considerazione che il carcere tira fuori il peggio di ogni individuo. Motivo per cui – ci permettiamo di aggiungere – è fondamentale che il percorso di rieducazione sia supportato da risorse umane e finanziarie adeguate.

LO SPIRITO DI SERVIZIO

Sull’episodio di Trapani, la Fns Cisl Sicilia rimarca come questi episodi siano la spia di una situazione di grave difficoltà che si vive nella struttura trapanese. “Auspico – aggiunge Ballotta –  che vengano presto identificati e puniti i responsabili dei fatti di questa notte. E sono certo che non saranno questi vili atti intimidatori perpetrati da qualche criminale a intaccare lo spirito di servizio. Colleghe e colleghi sono impegnati ogni giorno con umanità e attenzione a garantire ordine e sicurezza nelle carceri”.