E’ come parlare di Stan Laurel : tutti pensano istintivamente ad Oliver Hardy. Oppure di Ciccio Ingrassia che magari era bravo tanto quanto Franco Franchi, ma meno personaggio. Perché nelle coppie c’è chi è nato per essere amato e chi per essere apprezzato. Nel nostro piccolo, oggi vogliamo raccontare la storia di una non spalla, della non spalla per eccellenza della storia delle tv di Palermo. Signori, che entri in scena Marcello Mordino.

IL POSTINO DI MARIA

Oggi popolarissimo postino di Maria De Filippi, ma alla fine degli anni ’70 la metà bassa della coppia Barbera – Mordino. Proprio quelli che scassavano i cabbasisi con la filastrocca IovedoCts laa vedo tutti i giorni e menate varie. Idoli sin da subito di quella generazione che ancora non aveva i modelli televisivi berlusconiani e restò spiazzata da questi due improbabili figuri che però avevano dalla loro il segreto del successo. Li guardavi un attimo e non riuscivi più a mollare il teleschermo.

IN COPPIA CON FERRUCCIO

Simpatici e voi direte grazie arcaz, sulla simpatia ci si può lavorare. Ma Ferruccio e Marcello furono sex simbol di questa stagione, senza essere belli. Anzi con difetti fisici che avrebbero ucciso qualsiasi aspirante piacione. Uno allampanato e con un naso che arrivava dieci minuti prima della figura intera, l’altro che, per essere generosi, potremmo definire col baricentro basso. Uno coi capelli a filo di scopa, l’altro precocemente stempiato; il lungo dalla fine ironia, il basso compagno sognato delle gite in pullman a Piano Battaglia. Un battutista accanto ad un barzelletiere.

COLLEZIONE DI REGGISENI

Eppure piacevano da non crederci. Bisognava chiamare i carabinieri a presidiare le porte d’ingresso di Cts per l’assalto quotidiano di ragazze e ragazzine. E non pensiate che fosse solo l’aristocratico Ferruccio a fare collezione di reggiseni (non è una metafora, per essere chiari), anche il popolano Marcello aveva il carnet bello pieno.

SPALLA E CAPOCOMICO

Spalla meravigliosa Marcello, ma anche capocomico. Tutte le macchiette erano sue, ogni gag rigorosamente priva di copione, era frutto del suo istinto. Ferruccio era bravo a non farlo mai scadere nel banale e nel dettare i tempi. Ma quello che faceva ridere era Marcello.

LA SUA FORTUNA

La sua fortuna fu che Ferruccio era un cottarolo, s’innamorava presto ma la sua passione bruciava in fretta. Il successo di Io Vedo Cts non lo condizionò più di tanto. Era innamorato di Renzo Arbore tanto da seguirne la sua massima più celebre: “abbandona quando sei in cima”. E Ferruccio all’apice del successo uccise la sua creatura. Che se era per Marcello si stava ancora lì a canticchiare ad ogni squillo di telefono.

DIVORZIO E MATRIMONIO

Fu la sua fortuna perché dovette inventarsi un altro modo di esistere. Lasciò al suo destino la sua metà maschile e sposò, ma sul serio, la sua anima gemella. Quella che ha saputo mettere a freno lo scapestrato che c’era in lui ma senza dargli mai la sensazione di imbrigliarlo. E intanto, lontano da Ferruccio, cominciò questa seconda vita, sempre guidato da Beppe D’Amico, il direttore creativo del suo debutto televisivo.

LIMITATI NETWORK

Nacque Opinion Leader e Marcello scoprì anche il piacere di stare dietro le quinte. Piacere sino ad un certo punto, perchè il suo essere istrione lo portava con la mente da un’altra parte. A rischiare, per esempio, assieme a Vittorio Cassarà, ripartendo da una tv privata e da un format che si chiamava Limitati Network. In quella stanza di pochi metri quadri che era lo studio di Telesud cercavano fortuna, fra gli altri, Sergio Friscia e Sasà Salvaggio. Mordino era la certezza, il nome sul cartellone che consentiva di vendere la pubblicità. Cassarà il perfetto padrone di casa.

FULMINI E CIPRESSI

La trasmissione ebbe un successo anche per i suoi personaggi, dal vecchio meteorologo Toni Fulmini, al signor Malato e Ugo Cipressi, parodia di un cronista di cronaca nera, a metà tra realtà e fantasia. Perché di quel cronista, pare, avesse una conoscenza diretta.

C’è POSTA PER TE

Poi sono venute tante altre cose belle in una vita che poteva deviare verso il buio e invece ha visto le luci forti della tv, quella vera. Con Cassarà si cammina in coppia in direzione di Cologno Monzese. L’approdo era lo studio di C’è posta per te. I due diventano i postini di Maria De Filippi, ma è chiaro a tutti che Cassarà è lì di passaggio. Aspira ad altro, mentre Mordino è proprio perfetto nella parte.

SENZA ECCESSI

Nel frattempo, con gli anni sulle spalle che gli hanno portato saggezza, ha capito come limitare gli eccessi. Del resto non serve cercare l’applauso a tutti i costi, ma interpretare bene la parte. Anche se stai ai margini. E che si può essere proprio agio anche a cavallo di una bicicletta, sapendo che ti guarda qualche milionata di italiani.

IL TEMPO DEL CINEMA

E poi qualche esperimento teatrale, cosette adatte alla sua naturale leggerezza e il cinema accanto a Ficarra e Picone che erano adolescenti quando lui spopolava a Palermo. E lo hanno voluto a fare camei nei loro film, quasi un omaggio ad un compagno di scuola più grande.

IL TIFO PER MARCELLO

Mordino ha un’età indefinita e perciò, io che la conosco per antica frequentazione, non la rivelo. Anche perché cosa volete che conti, se ci stai accanto venti minuti rivedi quella stessa aria di cazzarone  di quattro decenni fa. Io ero più amico del lungo e lo sapeva anche Marcello. Ma credo che abbia sempre percepito che facevo il tifo per lui. Ferruccio era baciato da dio, capace senza fatica di avere l’idea giusta o di trasformare la banalità in un effetto a sorpresa. Marcello, al contrario, s’è dovuto costruire il futuro. E cercare giorno dopo giorno il talento che la natura maligna non gli ha portato in culla.

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