Donne, è arrivato l’arrotino. Un’abbanniata che dovrebbe entrare di diritto nel registro del patrimonio immateriale da tutelare. Racconta un pezzo di storia delle nostre città, il tempo in cui le cose si rompevano e si aggiustavano. E non subivano la carognata dell’obsolescenza programmata.
SE SI ROMPE LA CUCINA A GAS…
Oggi la domanda che ci facciamo è la seguente: va bene per i coltelli che una molatina ogni tanto male non farebbe, ma chi è che aggiusta un ombrello che costa 5 euro? E chi può aspettare che passi l’arrotino per aggiustare la cucina a gas? Nel frattempo, se si guasta che succede? Si cucina sulla pietra viva in balcone e sul cofano della Golf?
FURGONCINO FANTASMA
L’arrotino passa sotto casa mia un paio di volte a settimana. Lo sento ma non lo vedo. E non percepisco mai alcuna chiamata, tanto che la sua abbanniata, rigorosamente registrata come quella dello sfincionaro, si allontana rapidamente. Un furgoncino fantasma, veloce come se sapesse dell’inutilità della sua presenza.
L’ABBANNIATA GLOBALE
Al contrario dello sfincionaro, la cui lirica è meno universale ma assai più richiesta dal mercato. Dietro alla voce dell’arrotino c’è una storia che è segno dei tempi, oseremmo dire di un mercato globale ante litteram. Dalle Alpi a Lampedusa, infatti, l’abbiannata è sempre la stessa e c’è un motivo.
LA REGISTRAZIONE
Pare che a confezionare la registrazione sia stata una azienda produttrice di una famosa marca di cucine a gas. E che abbia fornito gratuitamente a tutti i praticanti del mestiere lo strumento per farsi sentire meglio. Prima l’arrotino girava in bici e si faceva sentire a viva voce, ma oggi con i rumori del traffico chi si potrebbe accorgere della sua presenza?
IL BUSINESS
Anche perché, diciamolo chiaramente, il vero business è proprio quello delle cucine a gas. E così con l’espansione delle competenze si è arrivati a questa voce asettica, quasi robottizzata se ci fate caso, ma tuttavia ormai segnale universale della presenza dell’arrotino. Ha vinto il marketing. Almeno in teoria.
E’ COME BABBO NATALE
Personalmente continuo a pensare che l’abbanniata dell’arrotino ambulante sia roba buona per gli archivi storici. E continuo ad affacciarmi al balcone quando passa sotto casa mia. Capiterà nella vita che possa guardare in faccia chi mola un coltello o chi si fa riparare un ombrello. Fino a quel momento per me l’arrotino è come Babbo Natale, un personaggio di cui abbiamo traccia ma che in fondo in fondo sappiamo non esistere.