Sono trascorsi 10 anni e pochi giorni dall’ultimo aggiornamento del blog di Lady Barbara. E sti cazzi, avrebbe esclamato Marco Giallini, nei panni di Rocco Schiavone durante la sua celebre lezione sullo stupore in roman style. Invece noi, che siamo più educati, ancora oggi ripassiamo mentalmente alcune delle più esuberanti performance della sedicente veggente palermitana. Esibizioni che hanno segnato la storia dell’emittenza televisiva siciliana. Tra profezie e poesia.

UN FENOMENO TELEVISIVO

Lady Barbara è stato personaggio di primissimo livello delle tv private regionali, fenomeno diffuso da Palermo a Catania, rivali in tutto e soprattutto nel campo televisivo già dalla fine degli anni ’70. Ma la nostra maga seppe intrufolarsi nei palinsesti, forte di un grande consenso personale. E del non trascurabile fatto che pagava. Cash, ad ogni fine trasmissione.

ICONA DELLA COMUNITA’ GAY

Icona indiscussa della comunità gay, non solo siciliana, che vedeva in questa signora di mezza età la faccia meno glamour di Raffaella Carrà, musa indiscussa di comportamento e movenze. Del resto, di glamour bastava il nome Lady Barbara, preso in prestito dal successo discografico di Renato dei Profeti, trionfatore al Disco dell’Estate DEL 1970. E soprattutto da quella bonona di Paola Tedesco che interpretava il ruolo della femme fatale all’italiana nel musicarello tratto dal fortunato 45 giri.

LE PENE D’AMORE

Il suo pubblico era formato prevalentemente da donne, giovani e meno giovani, quasi tutte alle prese con pene d’amore. E con un buon carico d’ignoranza e disperazione per rivolgersi a questa donna che certamente aveva capacità di intuire la parte più fragile delle sue interlocutrici.

 

LE DIRETTE TELEVISIVE

Al contrario di Vanna Marchi non vendeva prodotti, bensì suggestioni. Le sue parole non sempre erano di conforto, almeno in diretta tv. Perché la missione era agganciare attraverso le dirette televisive il cliente, sedurlo facendo intuire che era possibile risolvere il problema e poi riceverlo in privato.

REGINA DELLE ILLUSIONI

Nulla di illecito, ma dal punto di vista etico bisogna avere lo stomaco forte perché di fatto c’era un evidente abuso dell’ingenuità del prossimo. Lady Barbara è stata la regina delle illusioni, ma molte donne –  riferiscono attendibili testimonianze – hanno tratto giovamento dai suoi consulti. Segno che a volte basta poco per vedere luce alla fine di un tunnel.

LADY MAARA

C’erano le donne e poi c’erano anche gli uomini. Molestatori, soprattutto negli anni ’90, quando i programmi delle tv private diventavano giochi di società per molte comitive di schiffarati. E figuratevi quando, all’apice del successo, arrivò la perfida imitazione di Andrea Costa – la mitica Lady Maara – ad attizzare la fantasia dei disturbatori.

 

OCCUPAZIONE MILITARE

Ma lei, la Lady, tirò dritto per la sua strada, pianificando trasmissioni in lungo e in largo, occupando militarmente i palinsensti da est a ovest, mettendo a dura prova la già spietata concorrenza che non poteva consentirsi uguali investimenti.

BARBARA, COME LA D’URSO

Andrea Costa ridusse a macchietta il personaggio che s’era costruito con giorni e giorni di diretta che neanche la D’Urso. Barbara anch’ella, ma in modo diverso. Però non ne ridusse il volume d’affari perché il target di Scuola di Cabaret era assai diverso. Gli affari cominciarono a crollare perché, in molti casi, non c’era più motivo di sintonizzarsi su una tv locale. da metà anni ’90 in poi solo aste e televendite e poco altro.

CAPELLI E CAPPELLINI

Lady Barbara è uno di quei personaggi  che resiste nella memoria collettiva dei cultori della tv. Non importa chi fosse e che vita avesse. Come i personaggi di fantasia lasciamola lì, sospesa nei ricordi, con le sue pettinature immaginifiche e i cappellini retrò. Sintesi perfetta di un’era televisiva e di una Palermo che non ci sono più.

 

 

Playlist: Lady Barbara – Renato dei Profeti

Prossima puntata: Giuseppe Biondo (detto Squilla)