Anna è una di noi, che si confronta con i misteri della vita. Che parla d’amore e sull’amore riflette. E che offre pagine della sua e di altre esistenze. Come questa di un uomo che ha scoperto il battito del suo cuore. Settecentotrenta giorni fa. E da allora aggiorna il suo diario, una volta all’anno. E’ il suo brindisi alla vita e a madre natura che gli ha regalato il miracolo del piacere.

L’AMORE CHE FULMINA

Che poi quando arriva l’amore lo riconosci all’istante, perché la sua luce ti fulmina il cervello. Proprio così, te lo manda in pappa. Tutto perde significato, lavoro, figli, il calcio in tv, il sognare sesso con dive e starlette la notte prima di dormire. Cerchi lei, solo lei, quella lei di cui come un cane da tartufo riconosci l’odore su quelle strisce di stoffa che ha sfiorato qualche sera prima. E che rigorosamente non lavate, annusi.

AMORE DA SBRANARE

E’ droga allo stato puro, di quella che non basta mai e di cui senti il bisogno in ogni minuto della tua fottutissima giornata. Che se fossi un lupo carsico la sbraneresti perché di lei si ciba la tua mente e il tuo istinto animale. E ti trovi a ripassare il suo corpo per sedare il ricordo di un piacere che vorresti rivivere ad ogni accenno di desiderio. Cioè sempre.

L’ATTESA DEL PIACERE

Ma non esiste il telecomando dell’amore e quella storia dell’attesa del piacere che diventa di per sè piacere si rivela a te sotto forma di verità. Ma la odi questa verità, perché l’attesa è sogno e immaginazione, belle categorie dello spirito che non possono però lenire desiderio e voluttà.

IL BLU SENSUALE COME MAI

Ciascuno dell’amore ha una sua definizione, ma stringi stringi la parola che meglio lo definisce è desiderio. Di fare ogni cosa insieme, che sia guardare un tramonto, leggere un giornale o fare la spesa. E scopare da mattina a sera. Il tuo ordinario universo che diventa straordinario perché se cambi la lente anche una vita di merda con cui devi fare i conti ogni giorno diventa piena di colore. E il fucsia sostituisce il marrone, il rosso divampa, il giallo è accecante, il blu sensuale come mai.

L’AMORE TRA LE MANI

Parlare d’amore non è mai facile, trovarsi l’amore tra le mani ancora più difficile. E’ seta tra le dita, un Demerara Skeldon che riattiva olfatto, è l’ostrica succhiata sulla nuda pelle: devi essere attrezzato per goderne. Altrimenti vai all’ard discount che un amoricchio a prezzo di saldo lo trovi di sicuro, al confortante aroma di lillà.

NON ESSERE UN BACIO PERUGINA

Non è scontato parlare d’amore, non può mai esserlo, perché altrimenti sei un bacio perugina. Non ci sono accenti universali, l’amore sei tu, la tua anima e il tuo sesso. A loro consacri l’esistenza di quella donna che scorre naturalmente nelle tue vene. E nessuno s’azzardi a chiedersi il perché. Fanculo Goethe, le affinità elettive sono buone per essere amici. Qui si parla d’amore che è ossigeno dell’esistenza e senza di esso si può solo sopravvivere intubato nelle abitudini. Oggi per me è la giornata dell’amore. Come ogni giorno che la dea Edonè mi concede di vivere.

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