Nel novembre di cinque anni fa, ad Atene, moriva Loukanikos, il meticcio diventato famoso in tutto il mondo per aver lottato al fianco dei guerriglieri – sfidando manganelli, molotov e sanpietrini – durante la rivolta popolare scoppiata in Grecia tra il 2010 e il 2012 contro la politica di genocidio imposta al Paese dalle istituzioni finanziarie europee.

ABBAIATA SINISTRA

Nessuno è mai riuscito a capire come facesse a indovinare giorni e ora degli appuntamenti politici più caldi. Fatto sta che ogni volta che una manifestazione anti-Troika ad Atene degenerava in scontri di piazza, lui era lì. Occhio attento, abbaio rauco, pronto a scattare al fianco dei compagni e scagliarsi per primo contro i cordoni della polizia anti-sommossa.

SAPEVA DA CHE PARTE STARE

Stava sempre dalla parte giusta, il compagno Loukanikos. Anche quella volta che si ritrovò in mezzo agli scontri tra poliziotti in borghese impegnati a manganellare i loro colleghi in divisa che scioperavano contro i tagli agli stipendi delle forze dell’ordine, lui esitò solo qualche istante, confuso. Poi si schierò, con le zampe ben piantate per terra, a fianco dei contestatori.

NESSUN OSO’ MAI COLPIRLO

In sei anni di onorata carriera come guerrigliero urbano, il cane black-bloc si era guadagnato anche il rispetto dei suoi avversari. Nessun poliziotto – per dire – osò mai colpirlo. Loukanikos aveva dieci anni e viveva con la famiglia che lo aveva adottato: è morto sereno, mentre riposava sul suo divano preferito. Allora si pensò che non gli avessero fatto bene tutti i lacrimogeni che aveva respirato…

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