L’elogio dell’oca giuliva . (Senza distinzione di genere)
Insinua, raggira ma appare ingenua, indifesa. E’ dipendente ma autonoma. Serpeggia e inquina da oltre un decennio in ogni luogo e in ogni dimensione reale. Rappresenta l’esemplare della figura di mezzo. Diversa per metodo e ruolo dall’influencer che spregiudicata /o punta al guadagno attraverso l’immagine, tutto alla luce del sole, lei sguazza nel torbido.
MANTIDE E NON FARFALLA
“L’oca giuliva” attenta alle novità più comuni , stabilisce rapporti di comodo con la leggerezza di una farfalla ma è più simile alla mantide religiosa. Tritura e prova a schiacciare tutto ciò che le impedisce notorietà, con apparente buonismo. Essendo, l’oca giuliva, convinta di un potere sovrannaturale crede di abbindolare i più e spesso le apparenze le danno ragione.
ASFALTA ANCHE I PIU’ CARI
Non le si può attribuire una particolare intelligenza né tanto meno sensibilità ma piuttosto un maldestro copiato del sistema del commercio spicciolo. E per questo non è una figura tanto considerata. Invece l’essere con queste caratteristiche è mellifluo con consapevole alter ego e capace di “asfaltare” anche i più cari.
AMMICCA, LA FURBA…
Presenzialista con discrezione ammicca a coloro che ne subiscono il fascino e spesso li rende per un certo tempo sue “vittime”. Furba ma non astuta, imita gli stratagemmi di chi impara la vita per strada mentre ha respirato fin dall’infanzia la protezione familiare.
NON C’E PELO CHE TENGA
L’aspetto è bonario e lo declina in tutte le sfumature, a tradirla è la mancanza di profondità e di coraggio. Non è facile individuarla, almeno non a breve termine. Moine e disponibilità le sue armi. Una profumiera, senza distinzione di genere e si sa, non c’è pelo che tenga!
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