C’è vita dopo la morte? In tanti se lo chiedono, ma Francis Pianari è andato oltre, cercando la risposta nel mondo del paranormale. Pianari è infatti il cercatore di fantasmi più singolare di tutta Italia. Web designer e programmatore di professione, cercatore di fantasmi per passione. Tutto nasce da uno scetticismo di fondo, dall’incapacità di credere all’esistenza degli spettri nonostante alcuni fatti lascino pensare il contrario. La prima esperienza di Francis con una dimensione paranormale avviene con una seduta spiritica. A 18 anni Pianari cercava di smascherare falsi sensitivi, scoprendo che spesso questi presunti medium utilizzavano le tecniche della comunicazione non verbale per abbindolare i clienti. Per farlo, spesso partecipava a sedute spiritiche, che si rivelavano sempre scherzi dell’immaginazione umana. Sino a quando, in una non accadde qualcosa che lo ha spinto a interrogarsi sulla presenza di un’altra dimensione oltre quella terrena.
Il PRIMO INCONTRO DEL TERZO TIPO
“Avevo scelto io il luogo dove fare questa riunione – racconta Pianari – in modo che non si potesse allestire qualche trucco, e sono stato io a portare le lettere dell’alfabeto e il piattino. A un certo punto abbiamo iniziato a rivolgere domande personali al sensitivo e il piattino iniziò a disporsi autonomamente di fronte a specifiche lettere formando frasi di senso compiuto, sino a quando non è schizzato violentemente via dalle mani del medium. Ancora oggi non so spiegarmi cosa sia accaduto”. Di fatti strani ne ha visti tanti in questi anni, da quando, insieme a un gruppo di amici, ha fondato il gruppo Ghostfinder. “Non chiediamo soldi – spiega Pianari – a spese nostre effettuiamo su richiesta sopralluoghi in case private o edifici pubblici per verificare presenze sospette”. Per individuare i fantasmi, (anche se lui non ama chiamarli così), Pianari ha un’attrezzature ipertecnologica che gli ha consentito di rilevare entità soprannaturali o anomalie strumentali che possano indurre tale ipotesi. Una delle ultime esperienze di incontri del “terzo tipo” è avvenuta in una casa disabitato sull’Appenino tosco – emiliano.
IL FANTASMA DEL VIOLINISTA
“Ci avevano contattato potenziali acquirenti di questo edificio antico, in cui si diceva che abitasse il fantasma di un violinista. Deserta la strada in cui si trovava l’immobile in cui non c’erano né acqua né luce né gas. Abbiamo posizionato tutti gli strumenti, dalle telecamere a raggi infrarossi e ultravioletti ai registratori e poi siamo usciti dall’abitazione. La casa era del tutto inaccessibile, io stesso ho inserito sistemi di allarme alle finestre e nell’unica porta di ingresso, eppure qualcosa o qualcuno era lì dentro, una presenza non visibile a occhio nudo”. Pianari racconta che riascoltando le registrazioni si sono accorti di rumori che non sono spiegabili: “In una stanza erano accatastate impalcature di metallo tipiche degli edifici in ristrutturazione, che hanno verosimilmente iniziato a spostarsi anche violentemente, come abbiamo sentito nell’ascolto della registrazione. Anche se ci fosse stato un animale, un topo per esempio, come avrebbe fatto a spostare e a lasciar cadere degli oggetti di queste dimensioni?”.
A CACCIA DI SPIRITI IN SICILIA
Eppure un fantasma vero e proprio ancora Francis Pianari non l’ha incontrato. “In fondo confido che prima o poi avvenga questo incontro – ammette – perché riuscirei a esaudire la mia più grande curiosità, quella che mi spinge a investire tante risorse economiche e personali in questa passione, ovvero se l’aldilà esiste davvero”. Intanto, in attesa di sciogliere questo dubbio, il cacciatore di spettri continua il suo viaggio e si dice disponibile a venire in Sicilia. “Se qualcuno volesse sapere se ci sono presenze strane nella propria casa – ci dice – basta che ci contatti tramite la pagina Facebook o il nostro sito (https://www.ghostfinder.it). Noi verremo a spese nostre”. E chissà che nell’isola finalmente Pianari non incontri un fantasma. Al prossimo avvistamento.
Be the first to write a comment.