Qui si parla di cuori infranti e di regali. Quando finisce un amore, soprattutto quando finisce male, sono tante e imprevedibili le reazioni a catena che si innescano tra due esseri umani. Il rancore, in genere, offusca le menti di chi magari sino a pochi giorni prima si amava (o quanto meno si rispettava) e poi tutto d’un tratto sembra disposto a riversare addosso al partner quantità industriali di veleno.
REGALI DA FIDANZATI
Ma esistono anche problemi pratici che, anche se si è semplicemente fidanzati, possono portare ex amanti davanti al giudice. Per esempio i regali. Vanno restituiti? Si può pretendere che tornino al mittente? Incredibile a dirsi ma la legge prende in esame anche questa fattispecie, anche se in realtà il fidanzamento non corrisponde ad alcuna forma giuridica.
QUANDO CIASCUNO SI TIENE I SUOI
Proviamo a fare chiarezza lasciando, per quanto possibile, da parte i tecnicismi. In linea di massima, chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto. Nel senso che non c’è obbligo di restituzione per i regali tipici del fidanzamento. Cioè oggetti come fedine, anelli, piccoli monili d’oro, cose che si regalano abitualmente da fidanzati.
QUANDO VA RESTITUITO
Però sarebbe troppo semplice e come in tante altre circostanze, la legge valuta le dovute eccezioni. Per esempio, se il regalo è di considerevole valore economico ed è stato fatto in presenza di promessa di matrimonio va restituito. E si può chiedere la restituzione entro un anno dal rifiuto del matrimonio. Poi cessa ogni diritto. La tipologia giuridica sarebbe assimilabile alla revoca per ingratitudine, parola quest’ultima che ben traduce l’aspetto della delusione sentimentale prodotta dalla rottura.
SE PENSI AL MATRIMONIO…
A maggior ragione si può richiedere la restituzione anche dei regali fatti in riguardo del matrimonio (per esempio somme di denaro utilizzate per la ristrutturazione di una casa appartenente solo al partner). In questo caso la donazione può ritenersi tale solo al compimento del matrimonio che è la condizione che giustifica il regalo. E senza matrimonio il regalo torna alla base.
SERVE IL GIUDICE
Rimarrebbe fuori da questa categoria la restituzione dell’anello anche se fosse di notevole valore, se esso non costituisse presupposto di matrimonio. Però, come al solito, sono talmente tante le eccezioni che solo un giudice può mettere le cose a posto.
LA CULTURA AIUTA
Tutto ciò solo e soltanto se rabbia e rancore sgorgano nelle menti di chi un giorno s’è amato. E non c’entra l’intelligenza o la cultura, anche se questa alla lunga certo che aiuta. La lite, giudiziaria o meno, è la prima controindicazione dell’amore. E’ giusto saperlo e saperla ben affrontare se dovesse accadere.
AFFIDARSI AL BUON SENSO
Ma se possiamo regalare un consiglio, proprio nel nome di quell’amore che un giorno e per tanti giorni ha unito, lasciate perdere giudici e avvocati. Meglio ricorrere al buon senso e lasciare che i regali siano il ricordo a cui riservare ogni tanto un sorriso. Senza nostalgia e senza rancore.
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