Sembra una fiaba. Di mattina in cantiere, di pomeriggio pratiche d’ufficio e di notte scrittrice. Basta? No, perché poi ci sono due figlie, e tre cani. Un marito e un fratello. “Ora bastano! (ride) mi aiutano veramente tanto”. Altro che Clark Kent che si trasforma in Superman, la vera eroina è Monica che nonostante mille impegni riesce a portare avanti una famiglia numerosa e un sogno: fare la scrittrice e pubblicare libri.
CAPITOLO 1
Monica aveva dodici anni quando guardando un’enciclopedia sui fiori decide di trasformare i colorati boccioli nei protagonisti di una storia. “Lì ho capito quale sarebbe stato il mio futuro”. Ma a volte i sogni dei bambini cozzano con la realtà. “Però, credimi, il destino è uno. Puoi deviare dalla strada, ma finirai dove era annunciato”. Ad esempio, voleva fare il liceo classico, ma i genitori scelsero il professionale. Poi provò anche con l’università, ma dovette ritirarsi per motivi familiari. E ora quel libro di racconti brevi e fantastici che porta il suo nome è il simbolo del coronamento di un sogno.
UNA MAMMA E UNA MOGLIE
Non è la famiglia del Mulino Bianco, ma quasi. Tutti uniti da un’amore infinito che attraversa le difficoltà. “Sposata da 28 anni. I miei figli sono i tesori più preziosi che ho avuto nella vita, senza di loro non sono niente”. E, in effetti, è difficile spiegare l’amore che una mamma prova per i propri pargoli. “Assolutamente, una volta scrissi uno libello per mia figlia che si intitola Quando sarai madre, è un concentrato di tutto quello che si percepisce”.
TUTTO MERITO DELLA NONNA
La voglia di scrivere è arrivata quando da piccola, Monica, viene cresciuta dalla nonna a pane e favole. “Era meravigliosa. Mamma lavorava e io stavo con lei che mi spiegava le fiabe classiche e intanto mi raccontava la sua vita con il nonno che, purtroppo, mi sono goduta solo fino ai 10 anni. Trasformava quei ricordi in favola anche se era una storia ruvida”. La nonna stravedeva per Monica e rivedeva in lei la cugina Virginia che provò a fare la scrittrice senza successo. “Sei uguale -esclamava- ma tu ce la farai”. “Da lì ho sempre scritto: pensieri, biglietti di compleanno per mamma, ed ero anche il terrore delle mie prof. a scuola. Non riuscivo a riassumere i miei testi!”. Il che significa, 8 nei temi e 5 nei riepiloghi.
RESILIENZA
Monica ha preso di forza il suo desiderio, nonostante la vita le abbia posto ostacoli d’innanzi. “Ho lavorato in mille modi: uffici, call center, asili e addirittura uno studio che chiamavo Auschwitz per la durezza. E adesso un’amica mi ha proposto di entrare in cantiere con lei”. Nella vita tutto è esperienza e Monica ovviamente accetta. “Mi sono messa la tuta da lavoro, il caschetto e via!”. E anche lì, in mezzo alle navi, ritrova la poesia quando si ferma al tramonto ad osservare il mare pensando alla prossima fiaba da raccontare. “Mi ispira. Ascolto il suo rumore e sento il suo odore”.
UNA FAVOLA A LIETO FINE
La scrittura diventa la proiezione caratteriale di una giovane e timida donna che per esprimersi ha bisogno di parole e pagine. “E’ la trasposizione di se stessi su carta, così trasmetto ciò che sento”. E adesso Monica pubblica libri e storie per raccontare un po’ se stessa. “C’è molta biografia nei miei lavori. Ho terminato un nuovo libro, al momento in mano al mio editore, in stile ironico sullo street food palermitano. Ma il mio primo lavoro è stato un piccolo racconto inserito in una raccolta per chi aveva vissuto nel ’92 le stragi di Falcone e Borsellino. Dovevamo trasmettere ai posteri le nostre sensazioni e il mio testo è stato accettato”. Poi il libro della maturità, il best seller di Monica che s’initola C’era una volta la Fiaba, una raccolta di componimenti, tutti ideati da lei, che parlano metaforicamente della sua vita. “Dentro ci sono io o persone a me care. Ma ho dedicato spazio anche a datori di lavoro poco carini. Li ho trasformati in scarafaggi”.
LA PRIMA STORIA NON SI SCORDA MAI
“Quella che mi è rimasta impressa è d’amore, tra Orfeo e Euridice. Mitologia affascinante e triste. E quando mi sono sposata ho ricevuto in regalo un quadro con raffigurata questa storia toccante. Una coincidenza assurda”. E il prossimo sogno nel cassetto da recuperare? “Scrivere a quattro mani con mia figlia Rachele, lei è veramente brava. Mi ha superata. Ha dei pensieri meravigliosi”. Mi piacerebbe anche scrivere un libro su mia nonna e un romanzo sui Vespri, periodo storico che amo. Ho già in mente due protagonisti, saranno due innamorati: una siciliana e un soldato francese … ma ora non posso parlare. Vedrete ..”.
playlist: Tony Bennet – Once Upon a Time
Be the first to write a comment.