Si chiamano Francesco Tramuto, musicista, e Marco Volpe, cantante, e  sono due ragazzi che, come Simon & Garfunkel, sognano la grande musica. Il loro primo brano, Apogeo, richiama sound passati che abbracciano le melodie si Cat Stevens ed Elliot Smith. Una dolcezza musicale moderna che si fa cullare da un mix di suoni sia antichi che attuali.

FRANCESCO E MARCO

Il primo, è musicista a tempo pieno, il secondo, cantante alla conquista di un dottorato in matematica. I due si conoscono ad una festa. “Stavo strimpellando e cantando un pezzo con la chitarra -racconta Marco- e Francesco mi notò. Però non parlammo, ancora non ci conoscevamo”. Eppure, destino vuole che due anni più tardi i ragazzi s’incontrano nel bel mezzo del delirio della Taverna Azzurra e parte l’idea: “…E se facessimo un pezzo?”. I gusti musicali in comune? Ci sono. L’estro? Pure. E poi c’è Francesco che va al Conservatorio, studia pianoforte, e gli strumenti li sa suonare tutti. L’indomani del fatidico incontro invia già la base del brano all’amico. Era già in cantiere da cinque anni.

PREDESTINATI

Francesco ha bisogno che qualcuno canti la sua canzone. E un giorno trova Marco. “Ha una voce incredibile e parla benissimo in inglese -afferma Francesco-“. Però in verità c’è un’altra storia che li lega. “Ad un concerto trovai un orologio per terra. L’ho custodito per circa sei mesi. Poi un giorno un amico mi disse che era di Marco. L’avrei conosciuto solo tre anni più tardi”. Destino.

APOGEO – OLD OLD SPICE

Un pezzo sognante. “L’ho registrato di notte -confessa Francesco-“. L’arpeggio di chitarra parte soave. La voce, delicata? l’ha aggiunta Marco. Il testo in inglese, passionale ma ironico: il titolo del brano, infatti, riprende il nome del profumo di Nonno Simpson. Poi i tasti del pianoforte, in sottofondo, cadenzano i momenti del pezzo. “…Come my beauty queen” diventa una frase che rappresenta l’incertezza dei giorni nostri. Di quell’amore che non riusciamo a trovare e che spesso ci scavalca. Ci schiaccia. Nel video, spezzoni di cielo e paesaggi: uno sguardo dalla finestra della vita che si traduce in emozione e poi in musica.

 

C’E’ TALENT…O

Due ragazzi giovani che però si rifanno ai miti del passato, senza dimenticare che la musica sta attraversando un’evoluzione significativa. “Ci sono i talent in tv. -le parole di Marco– Si costruisce un personaggio superficiale e vendibile a un determinato tipo di pubblico”. E di colpo sei musicista. “La parte artistica, sincera, viene quasi rimossa. Ma, nonostante ciò,  in questi anni la musica contemporanea è riuscita comunque ad andare avanti e io ne ascolto molta”.

NEL FUTURO

Il sogno è quello di creare qualcosa di duraturo. Marco, nonostante il dottorato che lo sfiancherà, non molla. Francesco? Neanche per sogno, ha già vari progetti musicali in corso che diventeranno la sua vita. “Ho già scelto il mio cammino, ho le idee ben chiare”. E infatti già mi parla dei suoi prossimi lavori. “Con Marco ora dobbiamo creare il secondo pezzo. E ci vorrà del tempo. Non soltanto per gli impegni di entrambi che sono tanti. Ma anche perché è fondamentale scrivere con coscienza e quando si ha qualcosa da dire. Ho già qualche base in lavorazione, ma i testi li scrive lui, libertà totale”.

 

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