La notte del 14 luglio, davanti al Palazzo Reale di Palermo, si tornerà indietro nel tempo per rivivere la vita di Santa Rosalia e il suo culto. Lollo Franco, direttore artistico del 395° Festino, insieme alla fotografa Letizia Battaglia, ha dato anima alla patrona di Palermo tramite la voce di Federica Neglia. La giovane cantante indosserà i panni di Rosalia, interpretando le canzoni del Maestro Giuseppe Mazzamuto. La parte terrena della vita della Santa, il corpo, è stata affidata invece alla ballerina Federica Bona. Voce narrante, per la prima volta in un Festino, sarà il Genio di Palermo. Lollo Franco trasmetterà, con voce sofferta ma piena d’orgoglio, innumerevoli emozioni. Grazie a lui sarà possibile rivivere la storia della giovane eremita, morta in una grotta sul Monte Pellegrino nel 1170 e nominata patrona della città quasi cinquecento anni dopo, nel 1666, dopo aver liberato il capoluogo siciliano dalla peste.
FEDERICA NEGLIA
La Santa sul palcoscenico è divisa in corpo e anima, con le esibizioni di una danzatrice e di una cantante. La voce scelta è quella di Federica Neglia, caccamese laureata in Canto lirico e Musica Vocale da Camera, ma amante anche del Pop: “Non è la prima volta che partecipo al Festino – spiega – ma nelle scorse edizioni cantavo altri personaggi. Quest’anno ho un ruolo molto importante perché sono la voce della Santa. Sono una palermitana acquisita perché in realtà sono di Caccamo – prosegue – ma mi ritrovo anch’io a vivere Santa Rosalia come protettrice, la sento mia. Sono molto emozionata perché la conoscevo, ma essendo caccamese l’ho scoperta dopo. Adesso mi sono innamorata di questa figura e la ritrovo ovunque: quando faccio musica, in un quadro o nelle mie preghiere. Mi dà una grande carica”.
CORPO E ANIMA
Lo spettacolo narrerà della vita della Santa, ma racconterà anche l’inquietudine – questo il tema scelto per questo festino – della peste. E del ritrovamento delle ossa, in quella grotta del Monte Pellegrino. Musica, teatro e narrazione. Con voli acrobatici di angeli e la tentazione dei diavoli e la peste, che vedranno in aria cittadini palermitani, nella performance curata da La Fura dels Baus ed eseguira da La Danza del Fuoco. E poi il capolavoro di Lollo Franco: due Rosalia, anima e corpo, canto e danza, che si esibiranno insieme fino alla fine della vita terrena della Santa. In primo piano resterà solo la dolce voce di Federica Neglia e sullo sfondo il buio sfumerà i passi aggraziati di Federica Bona, in un susseguirsi di emozioni e profondi significati.
FEDERICA BONA
Rosalia terrena sarà rappresentata da Federica Bona. La ballerina andò via da Palermo a soli 15 anni per inseguire il suo sogno, quello di diventare una danzatrice professionista. Nella notte del festino, la ventenne, reduce da una stagione al Teatro San Carlo di Napoli, vestirà anche lei i panni della patrona: “E’ un onore grandissimo interpretare un ruolo di una Santa che rappresenta tutti i palermitani – spiega Federica Bona – . Ho superato un’audizione e ad Agosto mi trasferirò a Praga. Pertanto è anche un modo per salutare la mia città, per ringraziarla e per comunicare che io ci sarò sempre. Non sono particolarmente devota a Santa Rosalia, la sento vicina però, come tutti, perché è la patrona di Palermo. Sto provando grandi emozioni sul palcoscenico durante le prove. Forse per la musica o perché mi sto immedesimando nel ruolo. Stiamo facendo un grande lavoro – racconta – grazie al coreografo e ballerino del Teatro Massimo Alessandro Cascioli e al corpo di ballo. Da una settimana proviamo cinque ore al giorno e abbiamo già coreografato tutto lo spettacolo. Adesso siamo pronti. Dobbiamo solo perfezionare alcune piccole cose prima del grande evento del 14 sera. Spero di essere all’altezza – conclude la ballerina – perché non è solo danza ma anche recitazione. Ballare col viso e coi gesti è una cosa nuova per me. E sono felicissima di fare questa esperienza”.
IL RESTO DEL CAST
Al fianco di Federica Bona ci saranno due noti attrici palermitane, Consuelo Lupo, che interpreterà il ruolo della madre di Santa Rosalia, e Daniela Pupella, che sarà invece la nutrice. Nel ruolo del monatto, colui che portava i morti di peste al lazzaretto, l’attore palermitano Cocò Gulotta, che nei giorni scorsi ha messo in scena, con la sua compagnia, la vecchia dell’aceto, un altro spettacolo inserito nel ricco calendario di questo 395° festino di Santa Rosalia. Nicola Franco, figlio del maestro Lollo, sarà invece Vincenzo Bonelli, il saponaro che si recò sul Monte Pellegrino con l’intento di suicidarsi dopo la morte della figlia, annientata dalla peste. La storia racconta che proprio a Bonelli quel giorno apparve Rosalia. La Santa fece all’uomo espressa richiesta di portare le sua ossa al Cardinale Giannettino Doria – interpretato da Mario Pupella – e poi in processione. Un desiderio della Madonna, per intercessione di Santa Rosalia, per liberare Palermo dall’epidemia della morte nera. Grande attesa anche per i piccoli musicisti dell’orchestra kids del direttore Michele De Luca e per i baby coristi del coro delle voci bianche del Teatro Massimo, guidati dal Maestro Salvatore Punturo.
PLAYLIST: Un corpo e un’anima – Wess & Dori Ghezzi
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