Fuochi d’artificio speciali quelli del 395° festino di Santa Rosalia. Che il tempo fosse uggioso i palermitani se ne erano accorti già nel primo pomeriggio del 14, quando qualche nuvola impertinente aveva coperto il sole rovinando la domenica a chi aveva previsto una giornata di mare e tintarella.
VIVA PALERMO E SANTA RUSULIA
Tutto sommato le nuvole hanno reso meno torrida la processione per Santa Rosalia e l’aria più profumata, grazie a quintali di sudore risparmiati da chi ha sfidato il Cassaro per gli eventi in programma. Viva Palermo e Santa Rosalia, ha gridato il sindaco Orlando sul carro, tra le luci colorate dei 4 canti e le acrobazie aeree dei ballerini volanti, liberi nel cielo di Palermo.
LIBERO DI FUGGIRE
A proposito di libertà, il Festino 2019 sarà ricordato per l’evasione perfetta, quella di un detenuto, da tutti definito modello, che aveva partecipato alla costruzione del Carro della Santuzza. Dileguato. Alessandro doveva scontare ancora tre anni per reati contro il patrimonio: non ha resistito. Quella gabbia era per lui peggio della peste. Ed è fuggito, per grazia ricevuta. Almeno così avrà creduto. La notizia si era sparsa fra la folla. Qualcuno era preoccupato: e se è ammucciatu in mezzo al corteo e n’ammazza a tutti? – diceva una signora -. Ma quannu mai – rispondeva il marito – chiddu astura si sta manciannu i babbaluci nni Chiluzzu o un bellu paninu ca mievusa nno figghiu ri Francu u vastiddaru”
FUOCHI E LAMPI
Poco prima dei fuochi qualche gocciolina di pioggia era un’avvisaglia: “itivinni ‘e casi finché siete in tempo”. I più prudenti hanno capito l’antifona e sono andati via. I più audaci hanno creduto si trattasse di una nuvola passeggera. Ai primi giochi di luce si vedeva già qualche lampo e qualcuno ironizzava “Mi chi su’ belli i fuochi st’annu, puru i truona ci misiru“. Un’ora quasi di spari nel cielo, a cui tornavano in risposta saette e spruzzi di pioggia. Poi la consueta masculiata con tanto di bomba d’acqua e fuggifuggi generale. Un segnale dal cielo, la Santuzza piange perché hanno fatto fallire il Palermo. E l’immancabile risposta: “con tutti i problemi ch’aviemu chi ci nni futti a’ Santuzza ru Paliemmu? Semmai era arrabbiata pì migranti ca nni futtunu u travagghiu”.
PLAYLIST: Cu Ti Lu Dissi – Rosa Balistreri