Non è una protesta sterile e neanche un volenteroso tentativo di sistemare il vialetto o il cortile dei vicini. E’ molto di più. I ragazzi di Fridays for Future Palermo vogliono proprio cambiare il mondo. Ispirati da Gretha Thunberg, giovani studenti palermitani si legano a quelli degli altri Stati nel pianeta che dall’agosto 2018 protestano in tutto il mondo e organizzano iniziative sociali di dibattito o incontri con politici e assessori per confrontarsi e fare il punto della situazione sulla questione Terra.
IL FUTURO E’ NOSTRO
E’ cominciato tutto con Greta Thunberg armata di cartello “Skolstrejk för klimatet” e il suo pacifico sciopero scolastico contro l’indifferenza del governo riguardo i problemi climatici. Poi la piccola protesta si è espansa a macchia d’olio ed è diventata una manifestazione che tocca tutti i paesi nel mondo. Lo scopo degli incontri, che ormai coinvolgono milioni di studenti sotto l’egidia della frase Fridays for Future, proprio in onore del giorno in cui andò a protestare Greta, è quello di dire stop al menefreghismo generale, soprattutto dei piani alti, a proposito di ecologia, viabilità e mobilità.
IL VENERDI’ DI PALERMO
Noto anche come sciopero scolastico per il clima è un movimento internazionale composto da alunni e studenti che decidono di non frequentare le lezioni scolastiche per partecipare a manifestazioni in cui si chiedono e rivendicano azioni atte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Il gruppo di Palermo, attivo da marzo 2018, ogni venerdì si incontra per proporre idee e azioni o semplicemente confrontarsi con il Comune per pianificare il futuro.
INCONTRO
Rigorosamente di venerdì con l’Assessore all’ambiente e alla mobilità, Giusto Catania. In quel caso la nave Rainbow Warrior di Greenpeace aveva attraccato al porto di Palermo, un’ottima occasione per discutere di mobilità sostenibile. Così l’assessore si è confrontato con i ragazzi riguardo il P.U.M.S. (Piano Urbano Mobilità sostenibile) approvato in consiglio comunale. Tra i progetti quello di espandere la linea del tram, ad esempio, che dovrebbe così arrivare agilmente all’Università, in modo che i ragazzi non abbiano difficoltà a partecipare alle lezioni.
MA NON SOLO
I campi d’intervento sono tanti e frastagliati: aumentare le piste ciclabili, eliminare i parcheggi e inserire duecento colonnine elettriche in tutta la città, entro il 2023, però, per dare il tempo ai palermitani di digerire il cambiamento. E ancora, migliorare la raccolta differenziata, ferma al 20%, istituire i centri di raccolta urbani dove conferire tutti quei rifiuti pesanti difficilmente smaltibili, come stampanti o oli vegetali, e limitare la produzione di plastica.
I HAVE A DREAM
Il sogno sarebbe quello di rendere il capoluogo siciliano (ma non solo) eco sostenibile e di diminuire l’abuso di vetture inquinanti del 50%. Quello più concreto di avere un finanziamento da parte della regione per sostituire i bus e renderli elettrici e quindi meno inquinanti. Ma i ragazzi scendono anche in strada, come hanno fatto a piazza Verdi. Hanno chiesto ai passanti come sarebbe il loro futuro in relazione al cambiamento climatico. Un modo per fare due chiacchiere e sensibilizzare sul tema. Rispetto dell’ambiente soprattutto perché vuol dire rispetto degli altri
DATE VERDI
Appuntamento ogni venerdì, quindi, ma non per l’aperitivo con i vini o i taglieri colmi di salumi, bensì per nuove proposte o iniziative. Ci vediamo tutti sulle pagine social dei ragazzi. A patto di rendere il mondo un tantino migliore, o almeno provarci per cambiare un po’ la realtà in cui viviamo e fare in modo da questo raggiante giorno settimanale possa nascere un nuovo futuro.
PLAYLIST: People Have the Power – Patti Smith
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