Qualche giorno fa il mio amico Luca mi sveglia di buon mattino per propormi di andare a mare. “Preparati, sto passando a prenderti -esclama-“. E allora subito sotto la doccia, colazione e qualche minuto di telegiornale. In circa mezz’ora Luca è davanti casa con la sua macchina. Corro verso di lui, felice di passare il mio giorno libero tra spiagge e sale marino. Lui, però, mi ferma subito. “Togli le infradito e metti un paio di scarpe comode. Ci sarà da camminare”. Perdo altri 2 minuti ma eseguo. Direzione? Sferracavallo.

SFERRACAVALLO

Il nome si rifà direttamente alle difficoltà che avevano i cavalli in passato ad attraversare il luogo per raggiungere i centri abitati. I destrieri, date le condizioni impervie della strada, perdevano i ferri di cavallo e il percorso risultava difficoltoso. E’ una delle più belle e vecchie borgate marinare siciliane, in estate meta di migliaia di turisti e viaggiatori. Lungo la spiaggia, infatti, si concentrano numerosi stabilimenti balneari, alternati a ristorantini di pesce che sono un must per chi ha passato l’intera giornata a mare.

NON SARA’ UN’AVVENTURA?Barcarello Cammino

Accedendo a Capo Gallo dal lato di Sferracavallo e percorrendo qualche chilometro a piedi si arriva a Barcarello o punta Barcarello: una riserva semi-montuosa wild e sterminata di 586 ettari, totalmente immersa nella natura, nella quale è possibile fare bagni caraibici e passare giornate paradisiache. E non scherzo. Luca parcheggia proprio nel famoso borgo marinaro, si ferma da un ambulante per prendere un paio di bottiglie d’acqua e ci mettiamo in cammino.

IN MARCIA

Superiamo il cancello alla base del monte e iniziamo la lunga camminata in salita tra le rocce. Le strade, percorribili unicamente a piedi, sono appena accennate. E la passeggiata dura abbastanza, tanto che alcuni vicino a me si lamentano, altri ancora desistono e tornano indietro. Ma lo spettacolo è impressionante tra natura incontrastata e scenari suggestivi. Il mare è cristallino, profondo e si inserisce in un percorso fatto di scogli e piccole spiagge. Il nostro obiettivo, però, è continuare a camminare per arrivare all’Avamposto di Barcarello. Insomma tra andata e ritorno s’impiega parecchio tempo, per questo abbiamo deciso di passare lì l’intera giornata.

WELCOME TO PARADISE

Arriviamo in un promontorio di conformazione rocciosa che si estende per qualche centinaio di metri a picco sul mare. Un posto ideale per chi vuole vivere una giornata Into the Wild. I fondali della riserva presentano strutture scogliere che emergono con la bassa marea creando isole balneari. Assale una sensazione di estrema libertà che si rispecchia nelle persone che ci stanno accanto. Chi sceglie il topless e chi legge un libro. Chi beve una birra sotto il sole e chi fa il bagno. I più giovani, invece, fumano marijuana e si lanciano in conversazioni sul senso della vita.

Barcarello Sferracavallo

NON SOLO MARE

Le insenature presenti creano delle grotte esplorabili e sul fondale si trovano coralli, stelle marine e ricci. La fauna è variegata e variopinta tra tipologie di pesci e molluschi. Il fondale è profondo e le rocce creano appigli per tuffi spettacolari. Durante la settimana si organizzano anche sessioni di yoga al tramonto e concerti. Suggestivo.

GROTTA DELL’OLIOGrotta dell'Olio Barcarello

dall’Avamposto di Barcarello si può raggiungere in canoa o comunque con una piccola imbarcazione, percorrendo la costa rocciosa ad est, la Grotta dell’Olio. E’ possibile raggiungerla anche a piedi seguendo un sentiero che termina in un tratto di scogliera. Da lì, per chi ne è capace, è possibile arrivare alla caverna anche a nuoto. Fa parte dell’area marina protetta di Capo Gallo e all’interno, rimanendo in silenzio, è possibile ascoltare, amplificato dai muri, lo scroscio del mare. Le pareti sono riempite di alghe coralline ma addentrandosi la componente vegetale scompare.

RITORNO A CASA

Dopo un’intera giornata passata tra le onde decidiamo, verso le 19.00, di tornare verso casa. Passando da Sferracavallo, scegliamo di dilettarci mangiando un po’ di pesce tra i tanti ristoranti del borgo. La sera è ormai arrivata, ci muoviamo verso casa consci di aver lasciato il cuore all’avamposto.

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