Due segni ha lasciato a Villalba Sergio Larraín, il fotografo di fama mondiale tra i primi a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos, quando nel 1959 dal Cile, sua terra natale, si recò nell’aspra, selvaggia e rurale Sicilia. Tra le sue tappe il paese al centro dell’Isola, in provincia di Caltanissetta, dove si va di proposito e mai di passaggio. Di quella visita ci restano due fotografie, una è tra le sue più celebri, complice una certa atmosfera accattivante, un po’ surreale, un’innocenza perduta, ma soprattutto la sua sicilianità.

LA FOTO

È scattata dalla casa dello scrittore Michele Pantaleone autore di Mafia e Politica, A cavallo della tigre, Il sasso in bocca (da cui è stato tratto un film omonimo e da pochi mesi il libro è andato in ristampa con Zolfo editore). Pantaleone fu il primo a puntare un faro sulle primordiali dinamiche mafiose.

SPIRAGLIO SULLA PIAZZA

La finestra del balcone con una tenda decorata con fiori e farfalle lascia un spiraglio sulla piazza di Villalba – pochi anni dopo lo scatto, Carlo Levi intitolerà proprio La piazza di Villalba la prefazione al primo libro pionieristico sulla mafia, il già citato Mafia e Politica (Einaudi, 1962) – che mostra in un taglio un po’ obliquo un girotondo di bambine perfettamente “incastonate” nella ringhiera del balcone, al centro un uomo maturo con una sigaretta in mano dal passo in discesa che “spacca” il verso dell’immagine, pochi metri più sopra, sugli scalini della chiesa un capannello di persone tra cui un prete seduto su una sedia e una bambina vestita di bianco. Non soggetti, ma figure di un contesto ormai scomparso. Ogni singolo elemento dell’immagine grida Sicilia, oggi più che mai che ogni cosa si adatta alle esigenze della globalizzazione.

 

SESSANTANNI DOPO

Ebbene, a 60 anni di distanza che resta di quel paese visitato dal più importante fotografo cileno? La casa da dove è stata scattata la foto è abbandonata alla caducità del tempo, la piazza svuotata, si vedono barlumi di vita ordinaria, assenza di iniziative al di fuori della routine; un grave spopolamento e le politiche di degrado indeboliscono il paese inducendo un senso di sconfitta irreversibile che indirizza verso la fuga. Quale sia la seconda foto di Larraín ne riparliamo un’altra volta.

 

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Crediti immagine:

Sergio Larraín, Villalba, Sicilia, 1959.

© Sergio Larraín / Magnum Photos