Rido mentre scrivo, persino in un giorno in cui non ci sarebbe niente da ridere perché ognuno ha i roteamenti suoi. Rido pensando alla faccia di Natalia, palermitana che porta a spasso con ironia la sua eterna giovinezza e la fa arrivare sino agli studi di Mediaset a Roma. Me la sono persa in diretta su Rete4, perché confesso che Forum non è tra le mie trasmissioni preferite. Ma faccio lavorare l’immaginazione, trascinato dal racconto della figlia, Luisa La Colla.

IL RACCONTO DI LUISA

Luisa di professione fa l’architetto, è stata consigliere della Provincia Regionale di Palermo e anche del Comune. Da oggi potrà fregiarsi anche del titolo di figlia di Natalia. In pubblico, s’intende, perché in privato è da sempre che di cotanta madre va fiera. Natalia è andata a Forum, scenario ideale per chi ha sempre masticato di teatro e di commedie.

I FILM PORNO E IL RISARCIMENTO

Per chi non lo sapesse a Forum le storie sono costruite e i protagonisti recitano una parte a loro assegnata. E Natalia lo ha fatto mettendoci molto di suo. La storia è questa: figlio collezionista di film porno lasciati nella casa avita. Al momento del trasloco, la madre si libera di questi 12 scatoloni. E il figlio le chiede 25.000 euro di risarcimento. Secondo lui erano opere d’arte, film d’autore.

LA DIFESA DI NATALIA

E Natalia s’è difesa alla grande dalla richiesta di questo figlio dedito al culto di Onan. Racconta Luisa: “Ha perso la causa, ma il pubblico sotto sotto era tutto dalla sua parte. E non per perbenismo, li ha conquistati con la simpatica schiettezza, sembrava proprio che quella fosse proprio la sua storia”.

LA PARTE L’HA SCELTA LEI

E in effetti in parte lo è. Non nel senso che nella vita reale suo figlio è un erotomane, ma perché il caso se lo è scelto lei. E su questo aspetto Luisa racconta un retroscena. “La sua prima volta a Forum risale al 2005 e anche allora fu un successo. Tanto che la chiamarono dopo 6 mesi, il tempo di far dimenticare al pubblico la sua faccia. Ma mia madre ha detto sempre di no, non sentiva adeguate le storie che le proponevano. Stavolta invece ha accettato, si sentiva proprio la madre di quel caso. La signora Clorinda“.

IL FINIMONDO

E anche sullo pseudonimo c’è un aneddoto da raccontare. “Ha preteso che le cambiassero il nome, non come la prima volta che usò il suo vero nome. E poi tornata a Palermo successe un finimondo”. Già, perché i La Colla una certa notorietà nel quartiere l’aveano anche allora.

DAVANTI AL MITICO SANTE LICHERI

Sulla scena faceva la parte di una madre di 5 figli dediti all’arte e alla musica. Uno, persino, suonava il contrabbasso nel pianerottolo e per questo la vicina di casa l’aveva portata davanti al mitico Sante Licheri, il giudice più amato di Forum. E una volta tornata a Palermo, chi la conosceva la fermava per strada, mostrando stupore. Ma come, hai 5 figli e non ne sapevamo niente? Certo che tuo figlio che suona nel pianerottolo… Avevano scambiato la finzione per realtà, ingannati da una recitazione da premio Oscar e dal nome. Ecco perché stavolta ha scelto Clorinda, che poi è la sua vera vicina di casa”.

CENA A BASE DI NOCCIOLINE

Il racconto della due giorni romana è esilarante. Accompagnata in albergo con una Mercedes di rappresentanza, come una vera diva, lasciata però a pane e acqua perché il ristorante era chiuso. “Una cena a base di noccioline e salatini del frigo bar, abbiamo riso con le lacrime. E l’indomani in scena ha indossato una dei suoi vestiti più sgargianti perché il suo personaggio era una donna vulcanica. E lo ha dimostrato”.

CHE RECITAZIONE…

Brava persino a dissimulare una fastidiosa rinite. “Ha detto che le era venuta l’allergia a forza di aprire quegli scatoloni pieni di roba immonda. E spiegava al giudice: Ho detto a mio figlio di venirsi a prendere queste schifezze e lui niente. Signor giudice mio figlio è un debosciato…”.

RISATA VITALE

E man mano che il racconto è andato avanti la risata iniziale si è trasformata in un sorriso. Chiunque abbia una persona cara che è entrata nella terza giovinezza sa quanto sia importante respingere gli attacchi dell’età con la freschezza della mente. E per questo la signora Natalia è la nostra mamma per un giorno, la nostra speranza e il nostro esempio da raccontare. Ci perdonino i copy del ’68, ma qui la risata in questione non ci seppellirà . Anzi, restituisce la vita.

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