La saggezza che non ti aspetti in una ragazza di 16 anni proprio nei giorni in cui la generazione dei non più ragazzini e non ancora adulti occupa le prime pagine. Malgrado loro, cinture nere di scetticismo verso quel mondo dei grandi del quale non sentono di far parte se non per alcune risicate sfumature.  Oggi si parla di farli votare questi sedicenni. E lei, Vittoria Marsala, che questi suoi 16 anni li ha vissuti in un contesto familiare che molto ha aiutato a pensare, non sembra per nulla gratificata. Anzi.

CONSAPEVOLEZZA E PENSIERO CRITICO

“Penso che la questione non sia tanto se è giusto votare alla mia età, ma se davvero a 16 anni si sia sviluppata una consapevolezza autentica. Siamo sicuri che tutti quelli della mia età abbiano una capacità di pensiero critico?”. E su questa considerazione bisognerebbe alzarsi in piedi e fare la ola. Si tratta di una questione che prescinde dall’età, ma è meglio non approfondire e restare al cuore del problema.

A ME PIACEREBBE VOTARE

“Personalmente a me piacerebbe andare a votare e partecipare a questo momento particolarmente importante della storia del nostro Paese. Ma, in generale, le perplessità restano. Non è mai stata fatta un’analisi statistica, magari attraverso un questionario, sul grado di informazione dei sedicenni. Per la mia esperienza sono in tanti, alla mia età, a cui non gliene frega proprio niente”.

DIVENTARE MAGGIORENNI

Oggi Filippo Cangemi, avvocato e in passato anche vice presidente della Provincia di Palermo, ha opportunamente ricordato che la questione non è solo dare il voto a 16 anni, quanto ritenere se a quell’età si possa divenire maggiorenni. In pratica la certificazione della piena capacità d’agire.

FATECI ANDARE LENTI

“In molti Paesi,  16 anni, si può bere legalmente o si guida l’auto. Votare sarebbe la conseguenza del concetto di maturità. E io mi chiedo: ma perché farci fretta? Perché anticipare i tempi? Io mi sento pronta, ma non comprendo la necessità di questa accelerazione. Già viviamo in un mondo che ha la tendenza ad andare sempre di corsa, fateci andare lenti, alla nostra velocità naturale“.

TUTTO E SUBITO

E noi che questi figli ce li immaginiamo sempre ancorati al tempo delle mele, dobbiamo fare i conti con cotanto sfoggio di maturità. E ci ricordiamo d’un tratto che essa non è del tutto correlata all’età. Quelli della mia generazione, tra pugni chiusi e braccio teso, avrebbero preso al volo l’opportunità, senza tante riflessioni. Quelli della mia generazione, del tutto e subito, che altro che andare di fretta, il turbo lo avevamo tra le chiappe. E nell’eterno confronto tra padri e figli, francamente oggi non so chi ne esce vincitore.

Playlist: My generation – The Who