Ripensare il proprio mondo è un obbligo per chi ha un’impresa. Il Coronavirus rappresenta un master universitario per molti imprenditori che si sono trovati davanti un muro invalicabile. All’improvviso e senza l’adeguata preparazione necessaria nei momenti di grande cambiamento. Pensiamo alle imprese radicate nel tempo e magari condotte sempre dalla stessa famiglia d’origine.

IL MURO CORONAVIRUS

Se già internet aveva rotto l’equilibrio di anni e anni di gestione aziendale spesso basata su equilibrio, buon senso e pratica, oggi la pandemia presuppone una sterzata forte e decisa. Il Covid 19 non lascia punti di riferimento temporali sul suo addio, nessuna pianificazione è possibile se non improntata allo scenario peggiore. Cioè quello che da oggi l’utenza, il mercato o più banalmente il cliente dovrà essere raggiunto in una modalità diversa.

VIAGGIO A TRECASTAGNI

Di storie emblematiche in Sicilia ce ne sono diverse. Noi ci siamo spostati sull’Etna, il vulcano che custodisce le migliori recenti storie del vino siciliano, patria di quella eccellenza ormai riconosciuta in campo nazionale e internazionale. Precisamente a Trecastagni, a ripassare la storia delle Cantine Nicosia, da quattro generazioni guidate dallo stesso nucleo familiare. Il 2019 è stato l’ennesimo anno consecutivo di grande successo, bagnato ancora una volta dal Tre Bicchieri del Gambero Rosso, da fatturati soddisfacenti e investimenti sul futuro. Il 2020 ridimensiona la portata della straordinaria semina di questo ultimo quinquennio.

LA STANGATA

“Il rapido diffondersi dell’epidemia – sottolinea Graziano Nicosia – è caduto anche per noi come un fulmine a ciel sereno, irrompendo prepotentemente in un periodo dell’anno cruciale per il mondo del vino e vanificando nel nostro caso, almeno in parte, gli sforzi straordinari fatti tra gennaio e febbraio, sull’onda di un 2019 da incorniciare. Soprattutto in funzione di un consolidamento nella distribuzione dei nostri vini d’alta gamma all’estero e in alcune aree strategiche del nord d’Italia. L’anno si era, infatti, aperto per noi con diversi incoming di clienti dell’alta ristorazione da Toscana, Liguria, Lombardia e da altre zone che, di lì a poco, sarebbero state le prime a subire la crisi sanitaria e la grande serrata dovuta al Coronavirus”.

ETNA DOC MONTE SAN NICOLO’

“Tutto era pronto, poi, per prendere a parte alle grandi fiere di settore di Dusseldorf e Verona, alle quali ci saremmo presentati con una delle novità più rilevanti degli ultimi anni per l’azienda: la presentazione dei nuovi Etna DOC Monte San Nicolò, un bianco e un rosso che rappresentano i primi vini di contrada provenienti dai nuovi vigneti acquisiti nel 2018, destinati ad affiancare i nostri storici ‘cru’ di contrada Monte Gorna“.

NON RALLENTIAMO

“Nonostante ciò, siamo riusciti a non farci trovare impreparati, innanzitutto adottando in azienda tutte le misure di distanziamento e gli strumenti di protezione necessari e, poi, rimodulando l’organizzazione del lavoro in funzione delle inevitabili limitazioni cui si andava incontro. E interrompendo, ovviamente, tutte le attività di accoglienza. Ma il nostro impegno quotidiano, sia in vigna che in cantina, non si è mai fermato e le attività essenziali in azienda proseguono senza rallentamenti”.

ENOTURISMO E HORECA, ARRIVEDERCI

Inutile sottolineare che una quota consistente di mercato è seppellita sotto le macerie del Coronavirus. Pensiamo, per esempio, a tutto l’indotto dell’enoturismo o al circuito Horeca (Hotel, Ristoranti e catering) che rappresentano un mercato attivo anche in Sicilia. “Il contesto generale, i segnali negativi e le preoccupazioni sono molto forti, soprattutto per quel che riguarda il canale Horeca colpito dalla chiusura generalizzata dei locali”.

UN NUOVO STORYTELLING

“La notevole diversificazione delle nostre attività e dei nostri canali di vendita ci consentono di ridurre al massimo gli effetti negativi di questa difficile congiuntura. Ad esempio, stiamo beneficiando anche noi di un vero e proprio boom delle vendite sui numerosi portali on line in cui siamo presenti con i nostri prodotti. Anche la comunicazione non si ferma, anzi stiamo incrementando lo storytelling sui canali social per tenerci costantemente in contatto con i nostri numerosi follower, anche attraverso consigli sugli abbinamenti vino-cibo da sperimentare in casa o su interessanti letture di libri dedicati ai winelover“.

SLOW FOOD E SAPORI DELL’ETNA

Sapersi raccontare diventa indispensabile, così come individuare nuovi sbocchi di mercato quando l’emergenza sarà superata. Perché se c’è una certezza è che qualità di prodotto e sistema di produzione saranno etichette fondamentali da proporre all’acquirente. “Proprio così. E per questo siamo già oggi  tra le aziende coinvolte in campagne di promozione delle eccellenze enogastronomiche siciliane lanciate per sostenere i produttori locali, come quella promossa da Slow Food in collaborazione con la Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, intitolata Buono, sano e siciliano“.

I SISTEMI ON LINE

“Stiamo, insomma, cercando di fare di necessità virtù – conclude Nicosia – anche attraverso l’implementazione di strumenti on line di connessione a distanza, grazie ai quali mettere a punto un programma di formazione rivolta ai nostri dipendenti costretti in casa dall’attuale situazione. Nella consapevolezza che solo mantenendo vivo un canale di comunicazione con i propri collaboratori, i clienti, gli operatori del settore e i consumatori si potrà ripartire con maggior slancio quando l’emergenza sarà cessata.