Aveva osato sfidare la legge e con le dovute precauzioni date dalla mascherina, guanti e gel per le mani, aveva coraggiosamente preso quella decisione. La macchina per fortuna partì al primo colpo, non la prendeva da quasi un mese di forzata reclusione, ma quel mattino si era svegliata con quell’idea in testa che non la lasciò fino a quando non decise di fare quella pazzia. Compilò il modulo di autocertificazione, nel caso l’avessero fermata le forze dell’ordine. Si era truccata con cura. Scelse capi di vestiario molto colorati e allegri dal suo guardaroba.

IL RISCHIO DEL FERMO

La giornata si prestava a quel breve viaggio, che senza intoppi vari, sarebbe durato circa un’ora. Una sola ora per arrivare a destinazione, nel luogo che aveva sognato quella notte. Lei credeva fermamente nei sogni, erano stati il leitmotiv della sua vita. Salutò tutti i suoi cani e disse loro che sarebbe ritornata presto, il tempo materiale di fare quella cosa che aveva fatto nel sogno. Certo, un poco di apprensione l’assalì al pensiero che l’avrebbero potuta fermare e magari farla tornare nella propria residenza, stava rischiando e ne era cosciente. Eppure, lei la motivazione l’aveva scritta bene e sperava solo che non gliela contestassero, anzi, sperava proprio di non essere fermata.

SI SPOGLIO E…

E se proprio doveva essere, magari al ritorno, dopo aver fatto la cosa che aveva in mente. Durante tutto il viaggio non incontrò anima viva, e coprì il silenzio del mondo accendendo lo stereo e mettendo il Cd dei Genesis, loro sì che la caricavano tanto. Finalmente arrivò a destinazione, posteggiò la macchina e scese dall’abitacolo, si avviò in fretta verso la metà agognata e si tolse le scarpe e il giubbotto, faceva caldo. Avanzò verso la riva e si sedette sulla sabbia bagnata, chiuse gli occhi e respirò profondamente. Ecco, era questo che voleva sentire: u ciavuru du mari. L’odore del mare, questo aveva scritto nella motivazione del modulo.

Playlist: Selling england by the pound- Genesis